Rubano l’identità a un avvocato e ottengono prestiti a suo nome

TRIESTE Nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale. La vittima è un avvocato del Foro di Trieste che si è visto clonare la propria identità da uno sconosciuto.
Il legale beffato si chiama Fabio Camillotti, ha 32 anni ed è originario di Latisana. Si è accorto del furto in questi giorni, quando ha iniziato a ricevere telefonate da alcuni negozi dell’hinterland milanese per acquisti di cellulari e sim. Oggetti di cui il diretto interessato fino a quel momento non sapeva alcunché.
Inizialmente ha pensato a una tentativo di truffa. Ma dalle successive verifiche sono risultati effettivamente comprati 2 iPhone 12 da 949 euro l’uno, con tanto di sim. Per uno di questi era stato concesso un finanziamento da Findomestic. Non solo. Erano pendenti ulteriori 5.484 euro di finanziamenti per una caldaia presa da un negozio della Leroy Merlin (costo totale di 3.585 euro con rate da 179,25 euro per 20 mesi). e altri beni. E sempre con i dati dell’ignaro avvocato.
I dipendenti dei negozi coinvolti avevano confermato gli acquisti, precisando che i dati erano stati forniti da una persona, con tanto di carta di identità e il codice fiscale. E che la stessa persona aveva lasciato anche un numero di telefono di riferimento. Proprio quello di Camillotti.
Il malvivente che si è appropriato dell’identità del giovane avvocato è inoltre riuscito ad aprire un conto in un istituto bancario. Anche in questo caso il criminale ha utilizzato generalità false, cioè proprio quelle dell’avvocato trentaduenne. Il conto serviva ad addebitare le rate del finanziamento richiesto. Ma la banca non se n’è accorta.
Cosa è successo? Come è possibile che sia accaduto tutto ciò? Lo sconosciuto deve aver pescato il nome, il codice fiscale e la data di nascita del legale da internet. Si presume (ma è un’ipotesi) dal sito web dell’Ordine degli avvocati di Trieste. Con quegli elementi in mano, poi, il truffatore ha prodotto una carta di identità e una tessera sanitaria falsi. E quindi è andato ad accendere i finanziamenti.
Sembra che non sia la prima volta che succede. Altri avvocati, sempre di Trieste, sarebbero stati beffati con un analogo sistema. Così per acquisti di viaggi, telefoni, sim e per piccoli prestiti.
Camillotti ha già sporto querela affidandosi a un collega, l’avvocato Silvano Poli. Il documento è stato depositato in Procura.
La pena che rischia il criminale è pesante: più di 10 anni di carcere. Sono vari, infatti, i reati contestati: oltre alla sostituzione di persona, figurano l’autoriciclaggio (da 2 a 8 anni di carcere), il possesso e la fabbricazione di documenti di identificazione falsi (da 2 a 5 anni) e la truffa mediante l’impiego di documenti falsi (da 6 mesi a 3 anni).
Ma dal momento che sono state attivate sim card e conti correnti con nominativi falsi, le indagini potrebbero passare di competenza all’antiterrorismo e la DDA, la Direzione distrettuale antimafia.
Nella carta di identità falsificata, creata ad arte con i dati dell’avvocato vittima del raggiro, figura la fotografia di un individuo dall’aspetto mediorientale.
Non si esclude che pure questa foto possa essere stata in qualche modo presa dal web e utilizzata per l’imbroglio. —
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