Rubano 1.300 euro al Conad: arrestate

Le autrici sono due donne di etnia rom residenti in provincia di Udine. Incastrate dalle immagini delle telecamere
Di Francesco Fain

È uno di quei casi in cui le telecamere hanno recitato un ruolo di primissimo piano. Le immagini degli impianti di videosorveglianza, unite alla perizia investigativa della polizia, hanno permesso alle forze dell’ordine di smascherare due cittadine di etnia rom, in “trasferta” a Gorizia per rubare in un noto supermercato cittadino.

Almara Pasquale, cinquantasettenne abitante a Pasian di Prato e Messalina Braidic, trentacinquenne di Udine, non sono state fortunate perché sono state poste agli arresti domiciliari in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia su richiesta del sostituto procuratore, dottoressa Laura Collini, della Procura della repubblica di gorizia.

Il “film”

del furto

Il pomeriggio del 27 marzo scorso, scrive la polizia in una nota, è stata sottratta una busta contenente la somma di 1.300 euro da una cassa del supermercato Conad di via Locchi 14. La cassiera, lasciata per un istante la sua postazione di lavoro, subito si è accorta dell’ammanco ed ha allertato la polizia.

Negli uffici della squadra mobile la dipendente del supermercato, sentita in merito a quell’episodio, si è ricordata di un altro fatto accaduto circa un mese prima, quando tre donne si erano presentate in cassa, mentre lei stava servendo due clienti, e la più anziana di loro le aveva chiesto di cambiare una banconota da 50 euro in banconote da 5 euro. Distratta da una domanda sui prodotti esposti formulata da un’altra delle tre, era tuttavia riuscita a notare la donna in attesa delle banconote che con un’abile manovra aveva fatto sparire i 50 euro e ad evitare così la truffa a suo danno. Immediatamente le tre s’erano allontanate fuggendo con un: «non ho più bisogno» della più anziana.

Il 27 marzo la stessa commessa si trovava all’ultima cassa a destra del supermercato. Dovendosi assentare per un istante, ha avvertito la collega a fianco ed ha posto il cartello “cassa chiusa” nella sua postazione. Prima del suo rientro, però, la busta con il denaro era sparita.

Indagini favorite

dalle telecamere

Le indagini della squadra mobile sono partite dalla visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del supermercato che ritraggono le donne che, in evidente accordo tra loro, coprono la visuale dell’unica commessa presente e fanno sparire con grande maestria e velocità la busta con i soldi. Le donne si sono poi allontanate a bordo di una Renault Clio che, poco dopo il furto, ha lasciato la città in direzione di Udine, come hanno puntualmente ripreso le telecamere installate dal Comune in diversi punti sensibili della città.

Le due, madre e figlia di etnia rom, erano accompagnate da una terza persona di famiglia: entrambe annoverano a loro carico una serie di precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. All’esecuzione dei provvedimenti restrittivi il personale della squadra mobile di Gorizia è stato validamente coadiuvato e supportato dai colleghi della squadra mobile di Udine. È stato un perfetto lavoro di equipe fra le polizie delle due città.

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