Ruba carta di credito a Gorizia e fa shopping in Slovenia

Il portafoglio sfilato dalla borsetta. La vittima: «Spero che la polizia possa visionare i video dei negozi»

GORIZIA Rifornimento di benzina, scorta di sigarette e shopping oltreconfine, ma con la carta di credito rubata. Sarebbe potuta finire in maniera decisamente peggiore la disavventura di cui è rimasta vittima una 46enne goriziana, F.F. le sue iniziali, che la sera della vigilia di Halloween si è resa conto, appena rincasata, di non avere più con sé il portafoglio.

La donna ha già sporto denuncia al Comando provinciale dei carabinieri, ma la dinamica del furto resta ancora tutta da appurare, tant’è che in un primo momento era convinta di aver fatto distrattamente cadere il portafoglio dalla borsetta in auto oppure nel parcheggio di casa. Dopo le prime ricerche senza esito, però, la 46enne si è convinta a sporgere denuncia e a bloccare bancomat e carta di credito. I sospetti della vittima hanno iniziato quindi a concentrarsi su qualche malintenzionato che quello stesso pomeriggio avrebbe allungato le mani sottraendole il portafoglio dalla borsetta mentre stava servendo alcuni clienti in un negozio di corso Italia, dove lavora come commessa.

Il giorno seguente, verificando al telefono con la banca il blocco della carta di credito, è arrivata l’amara sorpresa. Nel giro di circa tre ore (tanto è passato dal momento del furto, avvenuto sicuramente dopo le 16.30 di lunedì, ora in cui la donna si ricorda di aver inserito il portafoglio nella borsetta, al momento del blocco) la carta era già stata utilizzata ben nove volte in Slovenia, tra Nova Gorica e Sempeter, per un ammanco che si è fermato intorno ai 300 euro. Non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi se la cifra del furto avesse raggiunto qualche migliaia di euro. I pagamenti sono stati registrati nell’ordine in due distributori di benzina nella zona di Rozna Dolina, in un negozio e in un supermarket di Sempeter.

«Ci si sente violati» ha raccontato dopo la brutta esperienza, «e da italiana dico che si sente poco protetti davanti a reati di questo tipo. Nel momento in cui i malviventi oltrepassano il confine, prenderli diventa un’impresa. Spero che le autorità italiane richiedano l’aiuto alla polizia slovena per esaminare i nastri delle videocamere di sorveglianza dei distributori e dei negozi dove è stata utilizzata la mia carta».

Al maltolto vanno sommati altri 100 euro in contanti, oltre alla seccatura di dover rifare tutti i documenti. «Nel portafoglio avevo tutto» ha aggiunto la donna, «dalle foto di mio marito e mio figlio fino ai documenti e alla tessera sanitaria, senza contare il valore affettivo di quel portafoglio, un regalo che avevo ricevuto per il quarantesimo compleanno. Se penso che questa gente sa come mi chiamo o dove abito mi vengono i brividi. Per fortuna non sono state rubate cifre altissime, ma quando al telefono l’operatrice della banca ha iniziato a elencarmi tutte le operazioni, la sensazione non è stata piacevole».

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