Arriva una doppia rotatoria sulla strada Opicina-Fernetti

Due rotatorie da realizzare nei prossimi mesi nei pressi dell’Interporto di Fernetti, lungo la strada che da Opicina porta in Slovenia. Permetteranno di evitare il transito dei mezzi pesanti nel centro abitato della frazione di Monrupino, utilizzando strade alternative. È questa la novità illustrata dal sindaco del Comune carsico Tanja Kosmina.

«Nel corso dei frequenti contatti con la Direzione romana dell’Anas, che si sta occupando del progetto per il riassetto della viabilità dell’intera area di Fernetti – spiega – avevamo formulato tale richiesta, perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di valorizzare la frazione e di tutelarne i residenti. Adesso possiamo annunciare che la variante è stata approvata». Le rotatorie immetteranno su strade secondarie già esistenti, in questo modo l’abitato di Fernetti non sarà più attraversato dai mezzi pesanti.

Una decisione fondamentale, anche in vista dell’assetto che caratterizzerà la viabilità nell’area di Fernetti, dove sarà realizzato il progetto predisposto dal Ministero, che ha già stanziato 22 milioni per l’opera e che prevede un asse di scorrimento veloce da Opicina alla Slovenia, scavalcando di fatto la frazione.

«La variante che prevede le due rotatorie è già stata esaminata e approvata – ribadisce Kosmina – e a breve, verosimilmente entro gennaio, saremo convocati, come amministrazione comunale, alla conferenza dei servizi nel corso della quale si analizzeranno i dettagli del progetto che riguarda queste due strutture. Grazie a questa modifica al progetto originario penso proprio che l’obiettivo vivibilità sarà centrato».

Il definitivo passo in avanti verso la completa ristrutturazione dello storico snodo di Fernetti risale allo scorso marzo, quando nella sede della Prefettura di Trieste, alla presenza di tutti i soggetti interessati, cioè Anas, Demanio, Polizia di frontiera, Polstrada, Guardia di finanza, Fvg Strade, Interporto, Regione, Comuni di Trieste e Monrupino venne varato il piano. I rappresentanti Anas, in particolare, ribadirono che «da parte dello Stato è già stato predisposto un primo finanziamento di 16,5 milioni di euro», cifra che rappresenta i due terzi della spesa complessiva prevista per l’intervento. —