Rossi ai ricreatori: "Esponete il crocifisso"

Una lettera in cui si invita a esporre il crocifisso è stata mandata dall’assessore comunale all’Educazione Giorgio Rossi ai dirigenti di asili nido, scuole materne, elementari, medie e ricreatori
Una lettera in cui si invita a esporre il crocifisso è stata mandata dall’assessore comunale all’Educazione Giorgio Rossi ai dirigenti di asili nido, scuole materne, elementari, medie e ricreatori. Iniziativa che ha già suscitato la reazione di ampi settori del centrosinistra, ma anche le rimostranze di alcuni educatori raccolte dal segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica, Marino Sossi in particolare per quanto concerne i ricreatori. «Anche nel proprio sito web - ha fatto rilevare ieri Fabio Omero capogruppo del Pd in Consiglio - il Comune ha scritto testualmente che ”i ricreatori furono creati come istituzione pubblica improntata a caratteristiche di assoluta laicità”». «Nei ricreatori i crocifissi non ci sono mai stati - ha calcato la mano Sossi - Ora per reazione alla sentenza della Corte europea non solo non si tolgono, ma si mettono dove non ci sono mai stati. E allora siamo tornati alle Crociate, presto attaccheremo Gerusalemme».


Questo il testo della lettera di Rossi: «Cari coordinatori, faccio seguito alle vicende e ai commenti della stampa sulla sentenza della Corte di giustizia europea per formularvi l’indirizzo di questa amministrazione sul tema del crocifisso. Nelle nostre scuole e strutture sia presente, ed esposto, il crocifisso ritenuto da noi simbolo di cristiana umanità e monito di natura educativa». L’indicazione è stata resa operativa dalla dirigenza e secondo la Cgil saranno ora acquistati nuovi stock di crocifissi.


«Ho voluto mandare questa lettera - ha spiegato ieri Rossi - perché sono convinto che il crocifisso sia un simbolo importante e non voglio nascondermi dietro uno stuzzicadente. Rappresenta non solo una tradizione religiosa cristiana, ma anche umana e culturale. È un’espressione di pace e sta benissimo anche in aule o in ambienti con bambini e allievi extracomunitari. Del resto la stessa religione musulmana riconosce in Gesù uno dei più importanti profeti». Rossi nega che vi sia stata la benché minima protesta a seguito della sua lettera. «Nessuno ha avuto nulla da ridire. Al contrario io sono stato spinto ad agire proprio perché a favore del crocifisso vi sono state raccolte di firme, mozioni, pronunciamenti anche da parte dello stesso sindaco Dipiazza. Se l’opposizione non è d’accordo non è colpa mia, decide chi governa».


«Il sapore di crociata è inequivocabile - sostiene Omero - perché i ricreatori sono nati nel 1908 e seppur creati dall’Austria, all’interno vi aleggiava un’atmosfera laico-irredentista, sono stati permeati da una logica risorgimentale spesso in antitesi agli oratori. Del resto la destra è riuscita a strumentalizzare a tal punto la questione dei crocifissi da sostenere molto pericolosamente in una mozione che ”il messaggio positivo insito nella morale della fede cristiana trascende gli stessi valori costituzionali”».


Oggi le mozioni sul crocifisso saranno discusse in Consiglio comunale. «Si poteva almeno aspettare questa seduta - commenta Sossi - prima di buttare a mare la storia ultrasecolare dei ricreatori».

Riproduzione riservata © Il Piccolo