Rosato: chi mi contesta fa scappare gli investitori

L’ex direttore della Ferriera: incarico dal sindaco, la Regione al corrente da tempo Senza chiarezza non proseguo, nessuno meglio di me sa cosa si possa fare a Servola
Di Laura Tonero
Lasorte Trieste 18/01/08 - Servola - Ferriera
Lasorte Trieste 18/01/08 - Servola - Ferriera

«La consulenza mi è stata offerta direttamente dal sindaco, che alcuni mesi fa ha chiesto la mia disponibilità a supportare l’amministrazione nel percorso di riconversione industriale della Ferriera. La Regione ne è da tempo a conoscenza».

Francesco Rosato, l’ex direttore dell’impianto di Servola, è a dir poco sorpreso dal caso politico scatenato dall’incarico della durata di sei mesi che il Comune gli ha affidato: assistenza tecnica per la valutazione degli aspetti economico-ambientali in tema di riconversione industriale dell'area della Ferriera. Contro quella consulenza si sono levate le critiche di Lega Nord, Movimento 5stelle, Sel e Rifondazione Comunista: nel mirino l’inopportunità di conferire l’incarico all’ingegnere, indagato in un’inchiesta penale della magistratura per le discariche abusive nell’ambito dello stesso comprensorio.

«Nei prossimi giorni presumo ci saranno dei chiarimenti politici – dice Rosato - in base a quanto dirà il sindaco deciderò se ci sono i presupposti per proseguire con l’incarico. Non sono a disposizione a tempo indeterminato: se emergerà che è venuta meno la necessaria unità di intenti - evidenziata anche da una delibera approvata dal Consiglio comunale - di puntare alla riconversione di quel sito, valuterò il da farsi. Non ho cercato io questa consulenza, avendo diversi altri progetti in cantiere. E non sono pro o contro nessuno, non essendo il mio un ruolo politico».

Rosato è al lavoro per il Comune da fine dicembre. «In meno di un mese sono stati attivati tre contatti, uno a livello internazionale e due a livello nazionale – spiega – la prossima settimana ho in programma altri due incontri». Ma l’ex direttore di Servola chiarisce di non voler proseguire al buio: «Senza le spalle coperte non vado da nessuna parte, senza chiarezza da parte dell’amministrazione rischiamo di farci ridere dietro. È inutile presentarsi a grossi investitori e attrarli in questo percorso se ci sono ancora delle perplessità». La sensazione dichiarata è che «stia venendo meno la volontà di affrontare il problema». «Chi sta protestando - sostiene Rosato - ha probabilmente obiettivi lontani dagli interessi di crescita, di tutela ambientale e occupazionali della città. Io gli operai della Ferriera li conosco di persona, il loro futuro, così come quello di Trieste, non può non starmi a cuore».

Quanto all’inchiesta sulle discariche abusive, «questa è una consulenza di pianificazione industriale – precisa Rosato - nulla a che vedere con lo smaltimento dei rifiuti. Sull’indagine relativa ai cumuli di fanghi all’interno della Ferriera verosimilmente sarò rinviato a giudizio. Affronterò questo procedimento a testa alta facendo valere le mie ragioni, come ho sempre fatto».

Ma ci sono poi anche i legami familiari con Francesco Russo, segretario provinciale del Pd e capolista al Senato. «Vero - dice - io e Russo siamo cognati ma non vedo chi ne abbia tratto vantaggi. Russo non c’entra. Quanto pattuito dalla determina (si tratta di 47.795 euro, ndr) comprende iva e tutte le spese: non è di certo l’importo quindi ad avermi fatto accettare l’incarico. Fino ad oggi ho trovato aziende che mi hanno pagato molto di più».

Rosato è stato direttore della Ferriera dal 2003 al 2009; e dal 2009 al 2011 direttore industriale della Lucchini. «Credo che nessuno conosca quanto me cosa sia possibile o meno fare in quell’area», dichiara: «Cosolini per la Ferriera ha fatto il primo gesto politico coraggioso: ha chiamato un manager con conoscenze in materia di mercato, professionalità, costi». Rosato ricorda come il 22 gennaio, nel vertice a Roma il governo sia stato chiaro sul fatto che finanziamenti per quella riconversione arriveranno solo se coesisteranno due fattori: progettualità imprenditoriale e intervento di privati.

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