Rosato: Bersani si sforzi per rinnovare
TRIESTE
«Bersani ha vinto? Adesso serve uno sforzo di rinnovamento». Ettore Rosato, deputato triestino del Pd, guarda al dopo primarie come a una sfida: «Dimostrare che, con opportune alleanze, possiamo ritornare al governo del Paese e delle Regioni».
Bersani vince, Franceschini perde. Risultato scontato? Risultato prevedibile ma che si accompagna alla vittoria del Pd. Una grande giornata con 3 milioni di persone in piazza per una partito che si è dimostrato forte, solido e unito.
Avete disinnescato il caso Marrazzo?
Caso con una declinazione totalmente personale. Ha però sicuramente creato grande sconforto tra la nostra gente e influito negativamente sull'affluenza in Lazio.
Quanto vi dispiace la decisione di Rutelli di andarsene?
Ci sono solo delle dichiarazioni, non ancora una decisione. L'interesse comune è di essere un partito plurale, vedremo quale sarà la capacità del segretario di far sentire tutti a casa loro.
Se Rutelli non si sente a casa sua, che se ne vada pure?
Non dirò mai a nessuno che se ne vada. Mi auguro solo che il partito riesca a essere la casa di tutti, poi è legittimo che ci siano altre scelte.
Lei si sente ancora a casa sua?
Né più né meno di prima della scelta degli elettori. Credo che Bersani dimostrerà la sua capacità di fare il segretario nel momento della sfida di far convivere maggioranza e opposizione, che non vuol dire dissenso, all'interno di un partito unitario. Ci viene spesso addebitata una strana malattia: la democrazia. Il nostro è un partito democratico fino in fondo, come ha dimostrato un vero congresso. Nessun altro fa lo stesso in questo Paese, pieno di partiti privi di confronto e dibattito.
Come giudica la decisione dei capigruppo Soro e Finocchiaro di dimettersi?
Una decisione coerente con le loro dichiarazioni pre-primarie.
Ma Bersani, come dicevano in molti prima del confronto di domenica, rappresenta il "vecchio"?
Le candidature esprimevano idee diverse del partito, ma non credo che chi ha votato per Franceschini abbia votato per il nuovo e chi ha scelto Bersani per il vecchio. Semplicemente Bersani, con l'articolazione della sua mozione, mostrava un alto livello di conservazione, rappresentato anche da espressioni di fallimenti politico-amministrativi. Fallimenti che certo non possono essere addebitati a un segretario al quale, però, spetta ora il compito del rinnovamento. A cominciare dalla Campania e dalla Calabria.
Il primo esame per Bersani sono le regionali 2010. Come potrà essere un esame vincente?
È già stato fatto un grande lavoro per le prossime regionali. Ora si dovranno costruire coalizioni vincenti al voto ma anche capaci di governare. Sarà infatti determinante fare un grande sforzo per una proposta di alternativa di governo. Mettiamo in campo le persone migliori, diamo segnali di reale rinnovamento, evitiamo giochi di poteri: Bersani, queste cose, non ha bisogno di farsele spiegare.
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