Ronde regionali, debutto entro un mese. Seganti: "Volontari incensurati e iscritti all’albo"

Tondo e Seganti presentano i risultati dell’indagine Queris: «Supporta le nostre scelte»
L'assessore Federica Seganti
L'assessore Federica Seganti
TRIESTE Non soltanto ci saranno, ma il loro sarà anche il primo regolamento in discussione nell'ambito dell'applicazione della legge sulla sicurezza. Lo conferma l'assessore alla Sicurezza Federica Seganti, che detta anche i tempi: entro un mese al massimo, il bando per i «volontari per la sicurezza» sarà pronto. E, allora, chi vorrà registrarsi come ''ronda'' (o meglio come «volontario alla sicurezza», appunto), soggetti singoli o collettivi, potrà farlo. Naturalmente, previo accertamento di tutti i requisiti che verranno elencati nel documento.


«Sarà il primo provvedimento a essere messo in campo come applicazione della nuova legge – conferma l'assessore – e stiamo già lavorando alla prima bozza, con l'intenzione di chiuderla entro il mese. Da allora potremmo accettare le domande, che potranno essere di singoli o di associazioni, naturalmente in linea con i requisiti previsti dal bando: in tal modo, ci sarà la certezza che si tratta di organizzazioni serie e controllate». Le polemiche per la sicurezza a livello nazionale, quindi, non hanno bloccato l'analoga azione in regione, anzi: forte anche del risultato dell'indagine avviata a marzo da Quaeris sul tema della sicurezza in Friuli Venezia Giulia (che ha visto il 99% degli intervistati giudicare molto opportuna l'interconnessione delle sale operative, il 96,5 approvare gli stanziamenti per la sicurezza stradale e le scuole superiori, e il 42,7 per cento ritenere che ad occuparsi di sicurezza debba essere la polizia municipale, mentre il 27,3 rimane dell'idea che debbano essere i Comuni), la Regione non si ferma sulle ronde e promuove il regolamento per la loro applicazione.


D'altra parte, come aveva già sottolineato la Seganti, «negli anni scorsi in Friuli Venezia Giulia è stata avviata una sperimentazione che ha visto circa il venti per cento dei sindaci attivare i volontari per la sicurezza con risultati apprezzati dalle amministrazioni locali, dai cittadini, dalle forze dell’ordine. Il centrodestra ha approvato un provvedimento che ha dato maggiore organicità a questo strumento».


La legge regionale appena approvata prevede non solo giornate di informazione e formazione ma appunto un albo che regolarizza le iscrizioni e impone determinati requisiti necessari ad affrontare questa missione volontaristica. E' stato poi previsto che la polizia locale possa attivare volontari sul territorio tenendo un archivio giornaliero in modo che ogni operazione emerga per la sua trasparenza: un monitoraggio che sarà poi a disposizione di sindaci, forze dell’ordine e prefetti per capire quali siano le emergenze o punti critici sul territorio. Per sostenere i volontari la Regione prevede un impegno finanziario di circa un milione di euro dei 12 totali, che sono destinati anche al miglioramento della sicurezza stradale (2 milioni) e nelle scuole superiori (altri 2 milioni).
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