Ronchi soffia a Lubiana il volo per la Turchia
Per molto tempo questo collegamento è stato prerogativa dell’aeroporto di Lubiana, sebbene la maggior parte dei passeggeri fosse rappresentata da camionisti che poi, via bus, raggiungevano il porto di Trieste. Ronchi dei Legionari si “riappropria” dunque del collegamento che ha preso il via ieri e così lo scalo regionale sarà collegato tre volte la settimana con Istanbul, aeroporto Sabiha Gokcen. La rotta sarà operata dalla compagnia turca BoraJet (un nome che richiama proprio il vento “nostrano”) che, con i propri Embraer E-190, capaci di trasportare sino a 100 passeggeri, volerà il martedì, giovedì e sabato. La partenza dallo scalo turco è prevista alle 10, mentre da Ronchi il decollo avviene alle 12. Un’altra destinazione importante offerta dall’aeroporto del Fvg. Tra gli utenti della nuova destinazione, oltre ai passeggeri che viaggiano per turismo o affari, ci saranno proprio gli operatori della logistica.
Un obiettivo importante per la società di gestione. «Nel percorso di riorganizzazione aziendale che stiamo portando avanti, oltre al recupero di efficienza della struttura dei costi – ha detto il presidente Antonio Marano – vogliamo concretizzare il potenziale commerciale del nostro scalo. Ci siamo dotati di una struttura focalizzata per lo sviluppo commerciale e l’incremento dei volumi di traffico. In sinergia con tutti gli altri operatori regionali del trasporto stiamo ottenendo ottimi risultati. Col porto di Trieste, oltre allo sviluppo crocieristico, abbiamo lavorato assieme per attivare il volo con Istanbul, utile anche agli autotrasportatori che utilizzano il trasporto su nave dei propri mezzi». Ed è questa la forza che, sino a oggi è mancata. Per il commissario dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, «il volo su Istanbul è l’esempio di come una stretta collaborazione sia tecnica che istituzionale tra aeroporto e porto e tutte le piattaforme logistiche della Regione, non può che dare ottimi risultati». «Il collegamento - prosegue - non sarebbe stato possibile senza l’ottima performance del traffico Ro-Ro con la Turchia. Se il porto commerciale cresce davvero, ne beneficia l’intera economia dell’area. Un aeroporto forte rafforza il ruolo del porto sia per la parte dei traffici sia per la parte crocieristica. In alcuni porti le crociere hanno avuto uno sviluppo esponenziale quando lo scalo è stato messo in connessione sistemica con l’aeroporto».
Luca Perrino
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