Ronchi sfata il coronavirus con la tombola dal balcone
Il quartiere di via 4 Novembre si inventa l’estrazione a colpi di megafono e con le cartelle ammazza i tempi morti dribblando l’isolamento di Pasquetta

La tombola dai balconi a Ronchi (Bonaventura)
RONCHI Come in una sagra che si rispetti, solo che l’uscita dei numeri, stavolta, si è attesa alla finestra o sul terrazzo di casa. Non su una panca davanti magari a una birra e una fumante porzione di salsicce. La tombola ai tempi del coronavirus se la sono inventata i residenti di via 4 Novembre e parte di piazza dell’Unità d’Italia, ieri pomeriggio, a Ronchi dei Legionari.
Rispettando le regole la Pasquetta è stata vissuta tra le pareti domestiche, ma ad una delle tradizioni dei giorni di festa non si è proprio voluto rinunciare.
Pasquetta a Ronchi, spopola la tombola dalle finestre in quarantena
Così inventiva, voglia di fare e allegria l’hanno fatta da padrone. Alle 17 precise l’estrazione del primo numero nel quartiere, il 53. E a chiamare via via quelli estratti, annunciati con un potentissimo megafono predisposto dalle nipoti del giocatore più anziano della via, Mario Dessenibus, 90 anni portati meravigliosamente bene. Una delle memorie storiche della città.
Tutto il ricavato della vendita delle cartelle, parecchie decine, è andato a incrementare una raccolta di fondi da destinare ai più bisognosi della cittadina. Con i soldi racimolati verranno acquistati beni di prima necessità. Non si sono vinte somme in denaro, come avviene solitamente alle sagre popolari, ma qualcosina i vincitori se la sono portata a casa. Tanto per il gusto di aver vinto e di festeggiare con le persone alle quali si vuol bene e si condivide questo periodo difficile.
La quaterna se l’è aggiudicata Serena che, tra le altre cose, proprio ieri festeggiava il suo compleanno blindato. E allora, puntuale, è scattato anche un corale “Tanti auguri a te...” cantato dai vicini. Un piccolo gesto di quelli che emozionano e che fanno piacere. A Serena è stata regalata una candela profumata.
Quindi la cinquina, appannaggio della famiglia Galoppin, alla quale è andata una borsa in stoffa realizzata in modo artigianale dalla famiglia Dessenibus. La tombola, che aveva come premio un set di asciugamani, ma anche una moka da caffè per una persona, è stata invece vinta da Clara, mentre il “tombolino”, ovvero il premio di consolazione dopo che, al megafono, erano stati chiamati decine di numeri poi annotati sul grande tabellone appeso a una finestra, ha visto vincitrice la giovane Sofia.
Ingegnoso il modo per segnare i numeri estratti, un grande bastone con sistemato, alla sommità, un pennello che veniva intinto nel colore. «Questa iniziativa – raccontano gli artefici dell’estrazione – è venuta fuori dopo che i nuclei familiari della nostra via hanno, nei giorni scorsi, effettuato una raccolta di fondi da dedicare ai più bisognosi di Ronchi dei Legionari. In noi c’è solo tanta allegria per aver allieviato la sofferenza a qualche famiglia, ma anche per aver vissuto un’ora in modo diverso dal solito. Siamo felici che questa nostra kermesse sia riuscita bene e che tutti si siano divertiti».
Compresa la pattuglia della Polizia locale che, transitando nella zona, non ha potuto non fermarsi e applaudire a questo modo di far festa assieme. Alla fine, come avviene ormai da molte settimane a questa parte, via libera a una serie di canzoni da intonare al balcone o a cavalcioni sulle finestra di casa.
Una tradizione per via 4 Novembre, tanto che, nel corso delle giornate, si è persino creata una play-list con i motivi più gettonati. La speciale classifica prenderà corpo anche nelle prossime giornate, con appuntamento fissato alle 18, minuto più minuto meno. I ronchesi scacciano la malinconia anche con questo genere di iniziative.
Cercano di superare i momenti difficili, di combattere la tristezza che si prova nel rimanere rinchiusi a casa con queste iniziative che rafforzano il senso di comunità e fanno sentire tutti più vicini.
Non resta che attendere le prossime “mosse”, perché queste persone hanno fantasia da vendere e c’è da aspettarsi ancora qualche appuntamento visto che il periodo di quarantena sarà ancora molto, ma molto lungo. —
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