Ronchi “sacrifica” le tradizioni: lockdown anche per le Seime

Dopo Giardino di Natale, Curling, Santo Stefano, a rischio pure i fuochi epifanici. Piccoli atleti decorano 5 abeti con ornamenti che riproducono le loro discipline

RONCHI Natale diverso dal solito anche a Ronchi dei Legionari. Le classiche manifestazioni, purtroppo, sono saltate e di questo passo rischia anche di saltare la tradizione delle “Seime”, gli antichi fuochi epifanici che, all’inizio del 2020, erano stati chiari. Sarebbe stato un anno incerto. Ma non per questo si resta immobili. Accanto alle luminarie, ad esempio, sono 5 gli alberi che sono stati posizionati sul territorio dagli operai comunali. È attorno a questi che, grazie alla proposta avanzata dall’assessore allo Sport, Erika Battistella, si è consumata, nelle scorse ore, una piccola ma significativa iniziativa. I piccolissimi atleti che praticano il baseball, il softball ed il pattinaggio, infatti, hanno decorato gli abeti con speciali ornamenti che riproducono le loro discipline ed i logo delle loro società. Una festa che ha sopperito, visto il periodo, la tradizionale accensione degli alberi con i tanti appuntamenti correlati.

«L’attività sportiva, purtroppo, è bloccata – ha spiegato l’assessore Battistella – ma non per questo dobbiamo dimenticarci di quello che è il ricco vivaio delle nostre associazioni, coinvolgendo i piccoli in questi lavoretti. Qualcuno si è messo in moto immediatamente, qualcuno lo sta facendo e sarà questo un simbolo di vivacità e di presenza». Non mancano poi le proposte sfornate di settimana in settimana dalla biblioteca comunale che coinvolge i cittadini con i prestiti a sorpresa e con l’iniziativa “Libriacasa”. Non solo, visto che continua ad essere presente anche on-line con letture ed altri appuntamenti.

Il Natale si vive così, in modo inedito, senza gli incontri in presenza e senza le tradizioni che facevano parte della storia della cittadina. Manca il “Giardino di Natale”, il torneo di “Curling bisiac”, mancheranno anche gli appuntamenti di “Ronchi Natale” con il concerto, ad esempio, della società filarmonica Giuseppe Verdi. Non ci sarà la festa di Santo Stefano e la popolare “Cantada” diretta da Marino Boscarol nella piazza di Vermegliano. Non ci sarà nemmeno il Capodanno sul ghiaccio. E, come detto, potrebbero saltare anche le “Seime”. Ma molti si attrezzano. Mentre anche questa vigilia delle festività natalizie vengono vissute con calore ed atmosfera alla residenza protetta per anziani Domenico Corradini e nelle altre strutture collegate. Ciò che ancora manca all’orizzonte sono i presepi in movimento che, alla stregua delle mostre e degli appuntamenti in presenza, potrebbero non essere riproposti. Anche in questo caso, vista la tradizione collezionata da Ronchi dei Legionari con i suoi tre presepi, potrebbe essere un grande tassello di quella normalità che manca e della quale sentiamo tutti la grande assenza. «Anche nella cittadina – sono le parole del sindaco Livio Vecchiet – aumentano i casi di positività e le quarantene e non possiamo permetterci che manifestazioni dove arrivano migliaia di persone possano essere veicolo per il contagio. Dobbiamo fare ancora dei sacrifici, anche se non è una bella notizia. Mai come ora c’è la necessità di seguire i consigli».—

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