Ronchi, aeroporto in permuta

La giunta regionale dà il via alla privatizzazione: il 50% delle quote sarà scambiato entro metà 2012
Altran Aeroporto-I°volo AirFrance
Altran Aeroporto-I°volo AirFrance

di Massimo Greco

TRIESTE

Obiettivo: privatizzare. Tempi: metà del 2012. Modalità: permuta azionaria. La giunta regionale ha approvato ieri all’unanimità una delibera di indirizzo, alla quale dovrà ispirarsi il bando di gara per individuare il futuro alleato della Regione nella conduzione dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari.

Il “recinto” dell’operazione, progettato dall’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi con il concorso delle Finanze, segue un tracciato piuttosto particolare: coerentemente agli impegni assunti nella Finanziaria 2011, la Regione intende sgravarsi della gestione aeroportuale, di cui in un passato recente si è caricata, rilevando le quote degli azionisti pubblici. Per realizzare questo compito, cerca un partner “strategico” in grado di assicurare voli, investimenti, occupazione.

In una prima fase l’alleato potrà aspirare al 50% della quota azionaria di Ronchi, tant’è che la presidenza resterà in capo alla mano pubblica. Successivamente, il socio potrà invece ambire al controllo della struttura aeroportuale con l’80%, perchè comunque la Regione si riserva una partecipazione minoritaria di garanzia, diciamo una sorta di “golden share”.

Secondo la “ratio” della delibera giuntale, alla Regione non interessa tanto incassare il risultato monetario di una vendita, quanto scambiare quote azionarie con il futuro alleato: perchè, come recita il testo deliberato, la permuta «assicura un legame tra i soggetti coinvolti biunivoco e non unidirezionale», che la mera cessione di quote non garantirebbe.

Naturalmente, la permuta dovrà avvenire sulla base di una stima finanziaria di quanto l’aeroporto di Ronchi vale: dalla perizia, recentemente eseguita, emerge una “forbice” tra 10 e 13 milioni di euro, a seconda che la quota sia di minoranza o di maggioranza.

Sulla base dei criteri esposti, verrà preparato il bando di gara, che dovrebbe essere approntato tra novembre e dicembre. Dall’emissione del bando dovrebbero trascorrere dai due ai tre mesi per l’ottenimento delle risposte da parte dei soggetti interessati: si arriverebbe, dunque, verso primavera. Qualche immancabile slittamento, il tempo della trattativa, et voilà, si approda a fine giugno 2012.

La procedura pubblica è, evidentemente, aperta a tutti i “players” che intenderanno giocarsela, ma è assai probabile che l’unico vero interlocutore sarà la veneziana Save, terza realtà aeroportuale in Italia, dopo le società gerenti gli scali romani e milanesi. A supportare quella che è un po’ più di un’impressione, due recenti documenti, uno dell’Enac e uno della commissione trasporti della Camera, che accreditano il delinearsi di un polo aeroportuale di Nordest, in grado di coordinare le piste di Venezia, di Treviso, di Ronchi.

Chiunque venga, non avrà un compito facile: da qui a cinque anni Ronchi ha bisogno di interventi infrastrutturali per 12 milioni. Senza contare le operazioni di marketing.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo