Romoli: «Saviano a Gorizia? Non è lui il problema»

GORIZIA. «Ma che èStoria è mai questa?» Si chiede in un magma di preoccupazione e rabbia il sindaco Ettore Romoli che si sente tirato dentro fino al collo in una polemica al curaro che rischia di danneggiare una rassegna di respiro internazionale.Una querelle che s’inserisce in un’atmosfera già pregna di tensione come un film di Dario Argento per gli incroci pericolosi del 23 maggio quando a Gorizia sfilerà il corteo di Casapound e dopo lo sfregio al Lapidario. Un attacco così frontale da Adriano Ossola, organizzatore di èStoria, Romoli spiega che proprio non se l’aspettava. Un colpo basso, una sorta di entrata da dietro.
E’ la sola tesi difensiva che Romoli può organizzare sul “Saviano indesiderato”, del resto non può smentire la sua manifestazione di alto sgradimento. «Prima di tutto non l’ho mai detto pubblicamente», osserva Romoli. «E’ il frutto di un colloquio telefonico tra quello che credevo un amico e una persona corretta. La mia esternazione non doveva uscire all’esterno. Ma alla fine, dietro a questa polemica c’è solo una questione di soldi...»
Si spieghi meglio sindaco e ci dica perchè non voleva Saviano. Le sta così antipatico? Non è proprio che non lo volevo...Premesso che aveva iniziato la sua carriera di scrittore molto bene con il libro Gomorra...
Scusi se la interrompo, ma lei l’ha letto? Sì, certo. Mi era anche piaciuto...
Vada pure avanti..... Dicevo che dopo un inizio folgorante, da tempo sta sfruttando commercialmente il suo impegno politico e civile. Questo mi piace meno.

Ma probabilmente sindaco lei è anche prevenuto, la sua pare essere anche una bocciatura politico-ideologica, lui non sta dalla sua parte... Beh, certo che non sta dalla mia parte, ma non è questo il punto.
Quando ha saputo della sua partecipazione? Per fugare ogni sospetto l’ho saputo appena in occasione della presentazione di èStoria. Quindi nessuno può dire che ho tentato di boicottare Saviano. Ho detto anche a Ossola che per la manifestazione era un buon colpo sotto il profilo promozionale. Dopodichè posso anche arrogarmi il diritto di affermare che a me non piace più. Ma la questione è un’altra...
Dica pure... Sono convinto che non si tratta di una questione politica ma di una volgarissima questione di soldi che qualcuno cerca di nobilitare e mascherare.
Ancora con questa èStoria... Lo ribadisco, il contributo dato a èStoria e il più alto di quelli concessi dal Comune per una manifestazione culturale. Si tratta di 23mila euro a cui si aggiungono varie agevolazioni e riduzioni della tassa di occupazione del suolo pubblico. E’ stato inoltre messo a disposizione gratuitamente il museo di Santa Chiara. Ma non basta, ci mettiamo pure l’esenzione della Tosap alla manifestazione borsa del turismo in piazza Battisti e l’esenzione della stessa tassa alla Brigata di cavalleria Pozzuolo sempre nell'ambito di èStoria. Il Comune ha anche allestito la tenda del punto giovani ai giardini con un costo di 5000 euro e ha concesso il teatro Verdi alla tariffa minima.
Alt, ecco uno dei problemi. èStoria il teatro lo avrebbe voluto gratis per un festival così prestigioso... Meno di così non si può, non copro neanche le spese vive, ci rimetto 400 euro...
Ben poca cosa... Ma si tenga anche conto che con la eliminazione di quasi tutti i tendoni Ossola vedrà diminuire notevolmente sia le spese di allestimento che la Tosap. Comunque per me la questione è chiusa anche se con tanta amarezza e l'amministrazione continuerà a sostenere la manifestazione che è un patrimonio della città.
Sindaco, allora ci sarà all’inaugurazione? Vediamo, non è obbligatorio. Ci penserò.
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