Romoli: mi opporrò che Gorizia diventi città dei rifugiati

In cento alla manifestazione a favore dell’accoglienza promossa da Forum, Pd, Idv, Sinistra e Radicali

“Gorizia è una città solidale?”. Se l'è chiesto Andrea Bellavite, introducendo la manifestazione in corso Verdi a favore dell'accoglienza organizzata da Forum, Pd, Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Radicali Italiani. Di sicuro hanno risposto di sì gli oltre cento goriziani che hanno partecipato, ascoltato in silenzio, interrotto solo dagli applausi, i vari interventi. Come quello del regista Matteo Oleotto, «felice di vedere una città solidale», o il “thank you very much” di uno degli afghani della tendopoli. Il giurista Gianfranco Schiavone ha spiegato perché i migranti hanno diritto di essere accolti, sottolineando che è «impensabile nella nostra situazione, in Italia, che nessuno bussi alla nostra porta». Il presidente della Provincia Gherghetta, invece, ha ricordato che questa terra ha accolto gli esuli, in passato, e ora deve fare lo stesso, e ha specificato una volta di più che l'operazione dell'accampamento «è umanitaria, e non politica».

Non la pensa così il sindaco Romoli, che parla invece di una «manovra politica soprattutto interna al Pd», e aggiunge: «Ricordo che la Provincia ha un immobile di proprietà a Bagni di Lusnizza, ma nessuno ci ha nemmeno lontanamente pensato. E come mai, a differenza di quelli di Gorizia, i migranti che vivono sull'Isonzo a Gradisca non sono considerati in pericolo?».

Romoli, che ha già fatto sapere di voler contestare alla Corte dei conti l'uso improprio delle strutture della Protezione civile, continua: «Da quando si è diffusa la notizia dell'allestimento della tendopoli i profughi sono passati da 70 a oltre 90, e ne arriveranno altri ancora – dice -. Di questo passo, Gorizia diventerà la città dei profughi, come vorrebbe la sinistra estrema, ma io posso assicurare che farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per evitarlo. Lo stesso prefetto mi ha manifestato la sua preoccupazione sul probabile arrivo di nuovi migranti». Nelle scorse ore ha parlato anche la senatrice del Pd Laura Fasiolo, stigmatizzando le manifestazioni contro gli stranieri (come quella della Lega) e sottolineando la necessità di armonizzare le regole per i richiedenti asilo a livello europeo, e sgravare l'Isontino da un carico di migranti divenuto insostenibile, aumentando il numero delle commissioni territoriali chiamate a valutare le domande. «Ma cosa stanno facendo? Mamma mia, vedremo dove finirà quest'Italia», il commento di una signora alla vista dell'accampamento. (m.b.)

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