Rogo in una casa per anziani, due vittime
SPALATO L’incendio è divampato domenica, intorno alle 19, con le fiamme che improvvisamente hanno cominciato a divorare i piani superiori della casa di riposo per anziani “Providenca”, nella località costiera di Punta Lunga (Dugi Rat), una quindicina di chilometri a Sudest di Spalato. Nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco volontari, giunti nel luogo dell’incendio tre minuti dopo l’allarme, due assistite della struttura hanno perso la vita, mentre una terza – a causa delle ustioni e dell’intossicazione dovuta al fumo – è stata ricoverata al Centro clinico–ospedaliero di Spalato. Secondo i medici, non è in pericolo di vita.
Tutti gli altri ospiti, molto scioccati e spaventati per quanto accaduto, sono stati evacuati e sistemati al pianoterra dell’edificio, dove il rogo non ha provocato alcun danno. La Questura di Spalato ha fatto sapere che sul caso è stata aperta un’inchiesta. I vigili del Fuoco hanno emesso un comunicato in cui si precisa che a spegnere le fiamme sono stati 31 pompieri volontari e 7 autobotti di Punta Lunga e della vicina cittadina di Almissa (Omiš), che hanno spento il rogo intorno alle 21.30. «Purtroppo due ospiti della mia struttura non ce l’hanno fatta – ha detto la proprietariadell’ospizio, Anita Vrca – erano affette da demenza e sistemate in un’apposita stanza all’ultimo piano dell’edificio. Le cause all’origine dell’incendio? Non ne so ancora nulla, sarà la polizia ad appurare il perché sia scoppiato il rogo. È stata una tragedia, che senza il rapido intervento dei soccorritori avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. I danni materiali sono consistenti».
Vrca ha voluto smentire quanto apparso sui mezzi d’informazione e cioè che all’interno del ricovero ci fosse una cinquantina di assistiti. «Non è vero nulla e lo hanno constatato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Gli ospiti erano 20 e purtroppo 2 di essi sono deceduti, mentre una terza persona viene curata nell’ospedale di Spalato. Spero si riprenda in fretta».
Inoltre la donna ha definito false le notizie secondo cui l’ospizio lavorerebbe in modo illegale, senza alcuna licenza. «Voglio ricordare che anche i miei assistiti hanno i cellulari e leggono i media, risultando turbati da quanto apprendono. Ci vuole del tempo per convincerli che si tratta di notizie senza fondamento di verità». Due anni fa il quotidiano spalatino Slobodna Dalmacija aveva scritto che questo ospizio – non garantendo le condizioni necessarie ad ospitare anziani ed infermi – operava in modo abusivo, la qual cosa era stata appurata dal competente ispettorato. Per questo motivo, gli allora proprietari erano stati costretti nel 2018 a chiudere la struttura. Anche la portavoce della Questura spalatina, Sanja Nazlic, ha confermato che i 19 assistiti non sono stati trasferiti in altra struttura, ma sono rimasti a Punta Lunga. —
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