Rogo distrugge il Plaza Hotel di Pineta

L’incendio divampato all’una di notte è stato innescato forse dal server attivo 24 su 24. Immobile finisce sotto sequestro
Bonaventura Monfalcone-25.01.2018 Incendio-Hotel Plaza-Grado Pineta-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.01.2018 Incendio-Hotel Plaza-Grado Pineta-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Semidistrutto da un incendio, nella notte, il Plaza Hotel di Grado Pineta, albergo a tre stelle dotato di piscina che durante l’inverno è chiuso. La grande struttura ricettiva è stata intaccata dalle fiamme al piano rialzato, quello dell’ingresso, letteralmente devastato. Al primo piano, a causa del calore, si è sciolto tutto l’arredamento di plastica mentre i piani superiori sono stati invasi, secondo i primi rilievi, unicamente dal fumo che ha annerito tutta la struttura.

L’incendio è divampato attorno all’una di notte. I vigili del fuoco di Monfalcone hanno ricevuto la richiesta d’intervento verso l’una e venti. Per mettere in sicurezza l’albergo ed evitare che le fiamme potessero propagarsi, gli uomini hanno dovuto lavorare tutta la notte. L’annessa piscina (quando fu realizzata, all’epoca della costruzione dell’albergo rappresentava una bella novità), fortunatamente è stata intaccata solo in minima parte dalle fiamme anche se è stata invasa dal fumo che l’ha annerita. La struttura alberghiera è sorta 45 anni fa opera dell’imprenditore Tarlao. Nell’arco di questi anni la proprietà è passata in diverse mani fino al 2010 quando è stata acquisita dalla Srl Gesthotel di Ruggero Daniele che in questi anni aveva già provveduto parzialmente a ristrutturarla. Attualmente l’albergo è gestito da Giuliano Di Nardo ed è aperto solamente nella stagione estiva. Aveva chiuso i battenti a settembre ed ora stavano per iniziare i lavori di normale manutenzione in vista della riapertura nella nuova stagione. Le cause dell’incendio sono in via di accertamento, ma l’ipotesi più accreditata è che possa essersi trattato di un corto circuito poiché all’esame notturno effettuato dai vigili del fuoco non è stato trovato alcun segno evidente che faccia pensare ad atti dolosi. L’energia elettrica comunque era allacciata e attiva in quanto all’interno c’era un server in funzione, 24ore su 24. Tuttavia, in attesa delle verifiche definitive, la struttura ricettiva è stata messa sotto sequestro. Si diceva che l’allarme è scattato dopo l’una di notte quando qualcuno si è evidentemente accorto del fumo e delle fiamme ed ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti per primi i carabinieri della stazione di Grado, subito dopo i vigili del fuoco che devono per forza giungere da Monfalcone. Quando sono arrivati le fiamme che si sprigionavano dall’edificio erano alte circa tre metri. Oltre alle due partenze giunte da Monfalcone, ne sono intervenuti anche altre due da Gorizia compresa l’autoscala. Nel complesso sono rimasti impegnati per tutta la notte 11 vigili del fuoco. Secondo un primo inventario di danni sono andati completamente distrutti il piano rialzato d’ingresso con la hall e le sale adiacenti, la cucina, i bagni e il vano ascensore. I vigili del fuoco hanno fatto una verifica dei danni e delle condizioni dell’edificio, stanza per stanza, fino all’ultimo piano (bisognava essere sicuri che all’interno dell’edificio non ci fosse nessuno) e l’albergo è stato messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Nella struttura c’erano anche delle stanze chiuse a chiave che sono state forzatamente aperte e dove erano state accatastate tutte le tv per gli ospiti e varie attrezzature. Evidentemente c’era l’intenzione della proprietà di proseguire nella ristrutturazione completa dell’edificio. Ieri mattina è rientrata dalla montagna, dove lavora durante l’inverno, la direttrice della struttura ricettiva gradese e più tardi anche il proprietario e i vigili del fuoco per concudere le verifiche e consegnare gli atti alla Procura. I danni sono molto ingenti e pare difficile che l’opera di ripristino possa avvenire in tempo per la prossima stagione. Tutto dipenderà dalle autorità giudiziarie e dall’assicurazione con il risarcimento. Secondo i pareri di molti cittadini se i vigili del fuoco fossero stanziali a Grado, come in passato, i danni all’albergo avrebbero potuto essere ridotti.

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