“Rocco”, affare per il Cagliari al Comune solo 34mila euro

L’assessore Edera: «Tariffe decise dal Consiglio nel 2008, una scelta obbligata. Ma forte l’indotto e domenica sera la città è stata protagonista della festa»
Foto BRUNI TRieste 06.05.12 Calcio:Juventus campione d'Italia
Foto BRUNI TRieste 06.05.12 Calcio:Juventus campione d'Italia

TRIESTE. L’apoteosi domenica sera, poco dopo le 22.30, con la Juventus che batte il Cagliari e vince lo scudetto numero 28 (gli altri due sono appesi alle giacche di Moggi e Giraudo) con la festa allo stadio Rocco vista in tutto il mondo. Un’indubbia promozione per Trieste, una vetrina eccezionale. E il ritorno della serie A nella città di Rocco e Maldini che mancava dal 1959. Un evento sportivo, culturale ed economico; un business che ha fatto girare milioni di euro. Ma nelle casse comunali quanto è entrato? I conti sono presto fatti.

Il Cagliari ha giocato al Rocco quattro partite. Per la prima contro l’Inter il Comune ha applicato la tariffa “evento occasionale”, in pratica il 6% sull’incasso, 22mila euro circa. Per le altre tre gare (con Catania, Chievo e Juventus) è stata applicata la tariffa “evento continuativo”, la stessa destinata alla Triestina: in pratica 3.800 euro per gara, totale 11.400 euro. Questo significa che il Comune complessivamente ha incassato, al netto, intorno ai 34 mila euro. Applicando lo stesso prezzo per la serie A e la Lega Pro, l’amministrazione comunale ha messo, economicamente, sullo stesso piano la Juventus con l’annunciata festa scudetto e la Triestina (a prescindere dalle note e dolorose vicende dell’Unione).

«Le tariffe sono state decise nel 2008 dal Consiglio comunale - sottolinea l’assessore Emiliano Edera che ha organizzato in prima persona tutti gli eventi - e noi le abbiamo applicate. Quando il Cagliari, dopo la partita con l’Inter, ci ha comunicato ufficialmente che intendeva finire il campionato al Rocco siamo passati alla tariffa continuativa. Non c’era altra scelta». Ma 30-35 mila euro per una serie di manifestazioni-evento sembrano decisamente pochi.

L’amministrazione comunale comunque non dovrà pagare alcuna spesa. I servizi allo stadio e i danni provocati dai soliti idioti nel momento dell’euforia scudetto, (sparite quattro bandierine e l’intera rete della porta, danneggiati e bruciati 25 sedili, danni alla panchina dove sedevano i bianconeri e soprattutto il furto di 30 metri quadri di manto erboso) sono a carico del Cagliari che ha stipulato una polizza fidejussoria con una compagnia di assicurazione.

«Altre città avrebbero pagato per ospitare un evento del genere - aggiunge l’assessore Edera -. Ma oltre al guadagno del Comune bisogna tenere conto dell’indotto e dell’effetto mediatico che ha avuto Trieste. Questo resterà nella storia. E per quanto riguarda l’indotto, dalle prime proiezioni ci sono dati molto confortanti. In definitiva è stata una grande festa per Trieste. Sono arrivate migliaia di persone. E domenica la città ha fatto il pieno, vuoi con la Bavisela, ma soprattutto con Cagliari-Juventus. Molti, arrivati un po’ da tutta Italia, si sono fermati anche lunedì». A proposito dell’indotto cifre sicure ancora non ce ne sono. La Fipe sta elaborando i dati, ma è indubbio che alberghi e ristoranti nell’ultimo weekend abbiano registrato un notevole aumento d’affari.

Il presidente del Cagliari Massimo Cellino intende portare la squadra a Trieste anche all’inizio del prossimo campionato. Ne ha già parlato con Edera e in settimana dovrebbe dare una conferma. L’estroso presidente ha detto che qui si è trovato come a casa sua e che l’accoglienza dei triestini è stata favolosa. Forse è il caso di rivedere certe tariffe.

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