Roberto Collini è il nuovo presidente dell’Isig

Subentra alla guida dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia al professor Ennio Geromin, “dimissionato” dopo il caso dei 12mila euro. Il sindaco Romoli è convinto: «Rilanceremo l’istituto»
Bumbaca Gorizia 18/05/2008 èStoria, Radio Trieste, testimone e voce al confine orientale Roberto Collini - Foto di Roberto Coco *** Local Caption *** Roberto Collini
Bumbaca Gorizia 18/05/2008 èStoria, Radio Trieste, testimone e voce al confine orientale Roberto Collini - Foto di Roberto Coco *** Local Caption *** Roberto Collini

Roberto Collini, già direttore della sede Rai regionale oggi in pensione, è il nuovo presidente dell’Istituto di sociologia di Gorizia, meglio conosciuto con l’acronimo Isig. Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Carigo (che sono i soci fondatori) si sono trovati d’accordo sulla sua nomina. Subentra a Ennio Geromin che era stato “dimissionato”. Tutto ruotava attorno a dodicimila euro prelevati dalle casse dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia: soldi presi, a quanto pare, senza apparenti giustificazioni dallo stesso Geromin. E questi soldi “mancanti” furono alla base del terremoto ai vertici dell’Isig. Oggi si volta pagina. «Mi sembra una bella nomina - le parole del sindaco Romoli -. Recentemente Collini ha cessato la sua attività lavorativa e oggi si pone come una risorsa importante per la città. Sono certo che contribuirà alla ripresa dell’Isig che già rispetto alla situazione tragica di qualche tempo fa ha ripreso quota grazie anche all’ottima gestione del direttore Del Bianco». Romoli non nasconde che fra le possibilità c’era anche quella di una chiusura dell’Isig. «Ma abbiamo deciso di andare avanti e, anzi, rilanciare l’attività».

L’istituto di sociologia internazionale di Gorizia è nato dal progetto del suo fondatore, Franco Demarchi, di coniugare ad una rigorosa attività scientifica l’impegno nella cooperazione internazionale per lo sviluppo e per la convivenza pacifica. Così nel 1968, a Gorizia, città sul confine di due Europe allora divise, Isig diventò un centro internazionale di eccellenza per la ricerca ed un laboratorio originale per l’elaborazione di risposte alle esigenze della società locale, nazionale ed internazionale contribuendo così allo sviluppo scientifico di metodologie e teorie nuove. «Oggi, l’originalità di Isig - si legge nel sito Web - si sviluppa attraverso le sue numerose attività di ricerca, di consulenza e progettazione, di convegnistica e formazione. È un istituto radicato nel contesto regionale ma altrettanto dinamicamente volto ed inserito nel quadro internazionale ed è riconosciuto quale centro di eccellenza nello studio delle relazioni internazionali e della cooperazione transfrontaliera».

Come si ricorderà, si disse che a settembre (2012) sarebbe stato individuato il successore di Geromin. Poi, passò il tempo e non si registrarono novità, non ci fu ombra di uno sblocco positivo del caso-Isig. Oggi la novità Collini.

(fra.fa.)

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