«Rivogliamo tutto» I soci Coop più “caldi” scendono in piazza
Il momento, a dispetto di una bella stagione che tarda ad arrivare, è di quelli caldi. Il voto è alle porte e notoriamente tentare di far sentire ora la propria voce cova maggiori aspettative. Il Comitato tutela risparmiatori Coop ridiscende così in piazza stamattina alle 10, ai piedi del Municipio, prefigurando di potersi trascinare dietro un serpentone di prestatori sociali pronti a reclamare più di quel 61% recuperato fino ad ora con il piano del commissario Maurizio Consoli.
Nelle ultime ore, peraltro, già circolava per via digitale una serie di “test” di volantini che oggi saranno effettivamente distribuiti. A cominciare dallo slogan del gruppo «Obiettivo 100%», che si riconosce in chi ha rotto gli indugi e ha dato mandato all’avvocato Mario Reiner di promuovere l’annunciata causa di risarcimento civile alla Regione per presunto omesso controllo sulle scritture contabili e patrimoniali, in modo da tentare di recuperare la differenza fra il totale investito originariamente nei libretti e quanto alla fine sarà possibile effettivamente riavere (il piano di Consoli parla come si sa dell’81%). Il volantino dello stesso Comitato tutela rinfaccerà invece, da quanto si preannuncia, la mancata «promessa» del vice-Serracchiani Sergio Bolzonello di mettere in contatto una delegazione di soci con lo stesso Consoli. E intanto, alla vigilia della piazza, in mezzo alla quale è probabile oggi possa farsi vedere, la candidata sindaco Alessia Rosolen interviene per «ricordare» che Un’altra Trieste aveva presentato «due emendamenti a novembre 2014 e settembre 2015 per chiedere al sindaco un contributo speciale di 100mila euro per i soci Coop. L’impegno era chiaro: servivano a promuovere la costituzione di un Fondo di garanzia, cui far aderire anche altri soggetti istituzionali e privati, per operazioni volte a far ottenere piccoli importi per un breve periodo, a condizioni agevolate, a quanti si fossero ritrovati in temporanee condizioni di difficoltà. La richiesta è stata accolta dal Consiglio comunale solo formalmente, perchè nessuno ha ancora visto un euro. Molti cittadini si sono affidati ad avvocati. Parliamo di persone che si pagano le spese legali e vivono nell’incubo di non recuperare i loro risparmi. Serve uno sforzo reale del Comune, e non le classiche rassicurazioni da campagna elettorale».
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