Rivive la memoria del Brestovec
SAVOGNA. “Voliamo la pace”. Questa frase, semplice e segnata da un evidente ed involontario errore d’ortografia, fu ritrovata su una delle pietre che facevano da trincea ai soldati italiani durante la Prima guerra mondiale, sul Carso. E, nello specifico, alle pendici del monte Brestovec, altura sopra San Michele e Savogna d’Isonzo. Ma l’errore, senza volerlo, dona incredibile poesia a parole che, anche così, non hanno comunque bisogno di correzioni per trasmettere un senso forte, netto, chiarissimo. Così quella frase è stata scelta per caratterizzare le semplici installazioni utilizzate nel progetto di recupero e valorizzazione del sito storico del monte Brestovec, inaugurato dopo 2 anni di lavori – finanziati per 640mila euro dalla Regione nell’ambito dell’Aster tra i comuni di Gorizia e Savogna d’Isonzo – nella mattinata di ieri, con una bella cerimonia che si è svolta proprio tra le trincee e le fortificazioni di questo spettacolare scorcio carsico. Tanto bello che, secondo gli esperti e primo tra tutti l’architetto Giulio Valentini, direttore dei lavori, quello del Brestovec è forse il più significativo e chiaro sito della Prima guerra mondiale su tutto il fronte orientale. Anche per questo ieri mattina all’inaugurazione del sito c’erano centinaia di persone, tra autorità e semplici cittadini. Al taglio del nastro hanno preso parte, con il sindaco Alenka Florenin e l’architetto Valentini, anche l’assessore alla Cultura di Gorizia Rodolfo Ziberna, il prefetto Maria Augusta Marrosu e gli assessori provinciali Mara Cernic e Federico Portelli. Dall’assessore regionale Seganti (che concesse il finanziamento per l'opera) è arrivato un messaggio scritto con tutta la soddisfazione per l’inaugurazione del sito. «Penso sia un giorno importante per il Carso, per la comunità di Savogna e per tutto l’Isontino – ha detto il sindaco Florenin -. Abbiamo fatto un lavoro molto buono in sinergia con il territorio, senza troppi fronzoli ma nel massimo rispetto della memoria della Prima guerra mondiale. Speriamo anche di aver dato un contribuito significativo agli operatori turistici del nostro comune, ed ai progetti in vista del centenario della Grande guerra». Apprezzatissimo da tutti il lavoro di pulizia e restauro delle trincee, e soprattutto quello svolto nelle cannoniere, valorizzate da semplici installazioni in acciaio. Proprio nelle cannoniere si sono svolti piccoli momenti suggestivi, come la lettura di lettere dei soldati al fronte, e rappresentazioni della vita dei fanti durante la guerra. Poi il gruppo corale femminile Danica e quello del gruppo Dreizehn di Bovec hanno suggellato la cerimonia con alcuni canti, prima del bel momento conviviale con il brindisi al centro culturale Danica. Ma le iniziative legate al Brestovec non si sono esaurite ieri. Domani alle 20.30, sempre al circolo Danica di San Michele del Carso, sarà presentato il libro “La memoria del Brestovec”, scritto da Mitja Juren, curato dall’associazione Juliaest e arricchito da splendide immagini storiche ed illustrazioni. Mercoledì alle 18, invece, nella sala espositiva della Provincia, in via Diaz, sarà inaugurata la mostra sul restauro e la valorizzazione delle fortificazioni del Brestovec, che rimarrà aperta fino al 19 ottobre.
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