Rive infestate da colonie di pantegane
TRIESTE Si notano soprattutto nelle ore serali e al mattino presto. Sgattaiolano fuori dal verde, per approfittare degli avanzi di cibo lasciati vicino alle panchine o corrono alla ricerca di qualche spuntino, spingendosi fino al molo Audace. Nessun timore delle persone che camminano o sono sedute a godersi la vista del mare. Sulle Rive abita una vivace colonia di topi, sempre più numerosa nelle ultime settimane. Li hanno visti molti triestini e pure tanti turisti di passaggio.
A chiedere un rapido intervento del Comune arriva una mozione del consigliere Bruno Marini (Forza Italia), che dopo aver raccolto le lamentele di tanti cittadini e dopo essersi imbattuto più volte nei ratti, ha preso carta e penna per denunciare il problema. «In particolare nelle due aiuole prospicenti piazza Unità d’Italia c’è una vera e propria proliferazione di topi e anche pantegane, che non sembrano nemmeno temere più il contatto con l’uomo, visto che trasmigrano anche a gruppi di tre o quattro da un’aiuola all’altra. Considerato come tale fenomeno abbia i suoi ovvi risvolti di carattere igienico-sanitario, ma soprattutto rappresenti un pessimo biglietto da visita per i numerosi turisti che anche quest’anno visitano la nostra città - e ciò proprio nel punto forse più affascinante della Trieste by night - la mozione impegna il sindaco e l’assessore competente a voler mettere in atto tutte le misure necessarie per ovviare a questa situazione, per quanto competenza dell’amministrazione comunale e coinvolgendo altri eventi, che abbiano anch’essi eventuali competenze in materia».
A rispondere è l’assessore comunale Michele Lobianco, con delega all’educazione zoofila, che ricorda come alla base del degrado segnalato e della massiccia presenza dei topi, ci siano spesso atti di deliberata maleducazione. «L’impegno su questo fronte è forte e l’attenzione sempre elevata, tanto che abbiamo piazzato un numero abbondante di trappole sulle Rive, per quanto è di nostra competenza, considerando che un tratto è di proprietà del demanio marittimo. Ci scontriamo però con due difficoltà. La prima riguarda le persone che, soprattutto nelle ore serali, mangiano nella zona e abbandonano rifiuti e cibo, un comportamento che va ad alimentare il fenomeno e che nel corso dell’estate continua senza sosta».
Passeggiando lungo le Rive, in particolare proprio nel tratto davanti a piazza Unità fino a piazza Tommaseo, si possono notare quasi ogni sera cartoni di pizze gettati a terra, involucri di panini e altre pietanze, lattine, bottiglie e intere borse di plastica piene di immondizie, che diventano il pasto ideale per i ratti in agguato. Capita che i residui dei pasti vengano gettati direttamente nelle aiuole, nonostante i contenitori per la raccolta siano posizionati poco distante, causando odori sgradevoli, evidenziati nelle scorse settimane dal caldo afoso, e raggiungendo proprio il punto dove i topi spesso stazionano o hanno la tana.
«Il secondo problema con cui dobbiamo lottare – prosegue Lobianco – è che le trappole vengono rubate o manomesse, come già successo in altre zone della città. Più di riposizionarle e tappare le buche che troviamo nei cespugli, non possiamo fare altro». –
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