Ritrovato lo scialpinista triestino disperso sul monte Tamai: sta bene

Di Stefano Marchesi, tesoriere dello Sci Cai XXX Ottobre, si erano perse le tracce da pomeriggio. I soccorritori lo hanno trovato alle 2 di notte in buone condizioni all'interno di malga Claupa, dove si era rifugiato.
Un'escursione di sci alpinismo (foto d'archivio)
Un'escursione di sci alpinismo (foto d'archivio)

È stato trovato in nottata, in buone condizioni di salute, lo scialpinista triestino disperso da ieri sulle montagne della Carnia, dove le condizioni climatiche sono molto difficili. L'uomo si era rifugiato all'interno di malga Claupa dove la quarantina di soccorritori che lo stavano cercando da ore, lo hanno individuato poco prima delle 2 della scorsa notte. Lo sportivo è stato precauzionalmente accompagnato al Pronto Soccorso di Tolmezzo per accertamenti, ma è stato dimesso poco dopo. 

Nella mappa, il segnaposto rosso indica la vetta del monte Tamai. Poco distante, a Nord-Ovest, quella dello Zoncolan
Nella mappa, il segnaposto rosso indica la vetta del monte Tamai. Poco distante, a Nord-Ovest, quella dello Zoncolan

Di Stefano Marchesi, tesoriere 42enne dello Sci Cai XXX Ottobre, non si avevano più notizie da ieri. L'uomo - esperto di montagna e non nuovo a risalite sui pendii innevati - era partito con un pullmino per portare in montagna un gruppo di giovani sciatori tra i 7 e gli 8 anni di età, quando aveva lasciato il gruppo per concedersi un'ultima sciata. Da quel momento non si hanno avuto più due notizie. I soccorsi, una quarantina di persone tra operatori del Soccorso Alpino di Forni Avoltri, militari della Guardia di finanza e carabinieri di Tolmezzo, vigili del fuoco della squadra Saf, hanno iniziato a cercarlo ieri sera.

Stefano Marchesi
Stefano Marchesi

Marchesi, secondo quanto riferito da lui stesso, si è allontanato troppo e, accortosi di non riuscire a tornare indietro prima che facesse buio, ha cercato rifugio in una malga dove, dopo aver sfondato la porta, ha trovato alcune coperte per scaldarsi. Senza cibo né acqua e con il cellulare scarico, Marchesi ha aspettato con pazienza i soccorsi. Dopo diversi tentativi, attorno a mezzanotte, è riuscito ad accendere il cellulare per pochi secondi, in tempo necessario per mandare un messaggio alla moglie per indicare la sua posizione. Poco prima delle 2 è stato tratto in salvo.

"Ringrazio infinitamente tutti quelli che si sono mobilitati per me: tutte le squadre di soccorso e quelli che mi hanno cercato per ore". 

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