Ritorno sui banchi di scuola il 15 settembre
TRIESTE. Il 15 settembre gli studenti del Friuli Venezia Giulia torneranno tra i banchi di scuola. Lo prevede il calendario scolastico approvato dalla giunta regionale, che fissa le date delle lezioni e delle tanto sospirate vacanze.
Nelle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, le attività didattiche proseguiranno fino al 27 giugno 2015, per un totale di 219 giorni “ai quali andrà sottratta la festa del santo patrono qualora rica in un giorno coincidente con le attività didattiche”, mentre nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, le lezioni si concluderanno l’11 giugno 2015, per un totale di 205 giorni utili per le attività didattiche, sempre con la variabile della festa del patrono; il “bonus” di giorni, rispetto alla quota minima di 200 prevista dalla legge, rappresenta “un margine di sicurezza nell’ipotesi che durante l’anno scolastico l’attività didattica debba essere sospesa per circostanze prestabilite o imprevedibili, quali consultazioni elettorali o referendarie, eventi climatici di particolare entità e altre necessità o imprevisti tali da impedire l’utilizzo dei locali delle istituzioni scolastiche”.
Per la prima festività bisognerà attendere il 1° novembre (Ognissanti), ma per gli studenti triestini niente speranze di “ponte” con la festa di San Giusto del 3 novembre, visto che la giornata del patrono quest’anno cade di lunedì. Occorrerà quindi aspettare Natale per una vacanza lunga, prevista dalla vigilia fino all’Epifania, per poi rientrare in classe il 7 gennaio.
Qualche giorno per tirare il fiato anche in occasione del Carnevale (dal 16 al 18 febbraio) mentre le vacanze pasquali si svilupperanno tra giovedì 2 e martedì 7 aprile.
Dopo il 25 aprile ci saranno due ponti a chiudere il calendario delle festività: quello del 1° maggio (un venerdì), quando i ragazzi staranno a casa per tre giorni fino a domenica 3 maggio, quello del 2 giugno, con la festività che sarà di martedì, e quindi niente scuola anche il giorno prima, oltre naturalmente a domenica 31 maggio.
“Fermo restando l’obbligo di destinare allo svolgimento delle lezioni almeno 200 giorni - recita la delibera - e nel rispetto del monte ore annuale stabilito per ogni ordine di scuola dalle norme vigenti”, le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario, previa intesa con gli enti locali di riferimento, oltre a prevedere altre chiusure straordinarie (elezioni o referendum, eventi climatici). Gli adattamenti del calendario, adottati dalle istituzioni scolastiche in variazione del calendario scolastico regionale, devono essere debitamente motivati - conclude la delibera giuntale - e devono essere portati a conoscenza degli studenti, delle famiglie e delle istituzioni pubbliche preposte all’organizzazione del sistema scolastico e dei relativi servizi complementari”.
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