Ritardi nella consegna: slitta di ventiquattr’ore l’avvio “vero” dei vaccini

Dopo la giornata simbolo di domenica Palmanova, la somministrazione ripartirà da domani, giovedì 31 dicembre. Chi si era prenotato per oggi (mercoledì 30) sarà inserito nell’agenda del 3 gennaio
La sala d'attesa allestita per attendere chi si vaccinerà
La sala d'attesa allestita per attendere chi si vaccinerà

TRIESTE Sembrava tutto pronto e invece no, non si parte. Non stamattina, come da agenda al Cattinara di Trieste, dove si sarebbe iniziato a vaccinare alle 8.30, e al San Polo di Monfalcone, con via alle operazioni alle 10. I ritardi che erano stati ipotizzati lunedì sera nella consegna delle dosi della Pfizer si sono concretizzati ieri, con l'ufficializzazione di uno slittamento di 24 ore: in Friuli Venezia Giulia, dopo la giornata simbolo di domenica a Palmanova, si ricomincerà a somministrare l’anti-Covid a partire da domani.

«Colpa del meteo che ha ostacolato la distribuzione? Non mi sono posto il problema del motivo – dice in serata il vicegovernatore Riccardo Riccardi –. Nell’emergenza le cose possono cambiare da un’ora all’altra e non è certo il momento di fare polemiche. Io, almeno, non ne faccio».

L’anticipazione su un ritocco del programma era stata proprio di Riccardi nel primo pomeriggio. L’assessore ha atteso informazioni certe prima di riscrivere la scaletta e nel tardo pomeriggio ha diffuso una nota firmata anche dal presidente Massimiliano Fedriga: «La campagna vaccinale anti-Covid prenderà il via, in Friuli Venezia Giulia, giovedì 31 dicembre. Il ritardo non avrà conseguenze sulle prenotazioni effettuate per le date successive al 30 dicembre». Per chi invece, tra gli operatori sanitari, aveva fissato oggi l’appuntamento per l’iniezione, si va ai primi giorni del prossimo anno. «Il ritardo nella consegna dei vaccini – fanno sapere Fedriga e Riccardi – determinerà la riprogrammazione al 3 gennaio della somministrazione delle dosi alle persone che si erano messe in lista per il 30 dicembre».

Qualche intoppo, dunque, in una prima fase che coinvolgerà anche gli anziani delle case di riposo e i sanitari impegnati nell’assistenza. È ancora Riccardi a segnalare le criticità riscontrate nelle residenze, dove è necessario raccogliere il consenso informato degli ospiti. «La cabina di regia nazionale – spiega l’assessore – sta pensando a come superare il problema». E non mancano nel Ssr le prime lamentele sulle modalità di prenotazione via call center regionale. Se infatti è vero che è stata dedicata una apposita linea per la vaccinazione del personale (1.700 le adesioni di lunedì, Riccardi ieri parlava di «diverse migliaia», la Regione comunicherà oggi l’aggiornamento), il sistema va facilmente in sovraccarico e costringe gli interessati a lunghe attese al telefono.

Nell’attesa che le procedure possano essere migliorate, sono intanto in arrivo, probabilmente nel primo pomeriggio di oggi, le prime 11.700 dosi per il Fvg. Quantità che servirà per 14 mila persone vista la precisazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha chiarito come sia possibile vaccinare sei e non cinque persone con ogni flaconcino, evitando così ogni spreco, «attraverso l’utilizzo di siringhe adeguate». Le scatole di vaccino, dall’aeroporto Catullo di Villafranca, verranno trasportate in furgone in direzione dei cinque ospedali della regione (oltre a Trieste e Monfalcone, anche Udine, Pordenone e Tolmezzo) in cui si procederà alle iniezioni (e, dopo tre settimane, al richiamo). A Cattinara, nell’ex centro prelievi vicino al giardino di inverno, gli orari per la vaccinazione sono fissati dalle 8.30 alle 15.30; al San Polo, nel punto prelievi, dalle 10 alle 17.30. Ogni Azienda si organizzerà a seconda della dinamica professionale e degli spazi.

In Friuli è possibile che si opti per un’attività solo pomeridiana per evitare la sovrapposizione con i servizi quotidiani degli ospedali, fa sapere il direttore generale dell’Arcs Giuseppe Tonutti: «La campagna anti-Covid dovrebbe avere luogo, a regime, dalle 13 alle 21». Dopo l’inevitabile periodo di rodaggio, è la stima di Tonutti, «il sistema regionale riuscirà a vaccinare circa 2 mila persone al giorno». —


 

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