“Risvegli” di Mittelfest: da Nekrosius alla Abbagnato
di Alberto Rochira
UDINE
Un tema unico, “Risvegli”, declinato in sei percorsi che intrecciano prosa, musica e danza, spettacoli per soddisfare tutti i palati e tanto spazio per le produzioni e le eccellenze locali. Questa la ricetta dell’edizione 2012 del Mittelfest di Cividale (14-22 luglio, con 50 eventi), presentata ieri a Udine nella sede della Regione dal direttore generale Antonio Devetag, con l’assessore regionale alla Cultura Elio De Anna, il sindaco della città ducale Stefano Balloch, il presidente della Banca di Cividale Lorenzo Pelizzo (presidente del consiglio d’indirizzo del festival) e Paolo Petiziol, console onorario della Repubblica Ceca.
Circa cinquanta gli eventi in programma, con 17 tra produzioni e coproduzioni e numerose prime assolute. Spettacoli di ogni genere, ha spiegato Devetag, per andare incontro alle esigenze di un pubblico ampio e diversificato. «Non un festival di nicchia rivolto agli appassionati - ha precisato - ma una rassegna per tutti».
Così scorrendo gli appuntamenti troviamo danzatori come Eleonora Abbagnato e il danzatore turco Ziya Azazi, che riscrive i movimenti rotanti dei mistici dervisci nello spettacolo “Dervish”. E poi musicisti molto amati dal pubblico di tutte le età come Stefano Bollani e il jazzista Brad Meldhau, gli attori Michele Riondino, Massimo Ghini e Sandro Lombardi, i registi Francesca Archibugi ed Eimuntas Nekrosius e l’editorialista del “Corsera” Ernesto Galli Della Loggia. Abbagnato sarà tra gli interpreti di un Galà di danza sul tema dei Balletti russi di Diaghilev e Stravinskij, Brad Meldhau si esibirà nel percorso “All that jazz”, mentre Galli Della Loggia e Lombardi presenteranno lo spettacolo “Io e…Indro Montanelli”.
Pagine scelte dal romanzo postumo di Lelio Luttazzi “L’erotismo di Obderdan Baciro” per l'interpretazione di Massimo Ghini, mentre Bollani sarà in concerto a Palmanova e al Teatro Verdi di Pordenone andrà in scena rivisitazione de “La Divina Commedia” firmata da Nekrosius. Tra le novità, va detto che con lo spettacolo “Le radici nell’aria”, Archibugi darà avvio al suo progetto di film dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, premio Montale 2004.
Calendario di tutto rispetto per una città ducale che, forte del riconoscimento ottenuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, «aspira a collegarsi sempre più agli altri festival europei e italiani, a cominciare da quello di Spoleto», ha sottolineato il sindaco Stefano Balloch. Dopo il suo saluto iniziale, qualche schermaglia in “politichese”. Prima Pelizzo, presidente del consiglio di indirizzo, che segnala come «il consiglio nella stesura del programma non sia stato sentito dal direttore», poi l’esposizione di Devetag, che entra nel dettaglio di un programma «ricco di sinergie e di collaborazioni con le forze vive del territorio perché un festival, specie in tempi di crisi ha la mission di valorizzare innanzitutto le eccellenze locali». E poi l’intervento di De Anna che interrompe Devetag per ribadire l’importanza della novità voluta dalla Regione con l’introduzione, sia per il Mittelfest, sia per Villa Manin (ma non per la Fondazione Aquileia) di un unico direttore affiancato da un consiglio di indirizzo. De Anna puntualizza che in tempi di vacche magre «sui suoi contributi la Regione pone agli operatori culturali un tetto del 25% per le spese di funzionamento delle diverse strutture. Il resto deve andare alla produttività e non a stipendietti».
Tornando al cartellone, sul fronte teatrale da non perdere la produzione Farie Teatrâl Furlane “Siums”, firmata da Gigi Dall’Aglio e l’installazione abitata teatral/musicale “Lady Europe”, una co-produzione Mittelfest-Css, su testo originale di Rita Maffei, che indaga lo stato del nostro Vecchio Continente. Nel percorso “Le voci del Sacro”, sfileranno il Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca (13 coristi che ci riportano alle radici del canto primitivo russo), il Coro polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro con la tradizione corale cattolica, e poi quella protestante nelle Cantate di Bach proposte dal Coro del Friuli Venezia Giulia.
Nel cartellone musicale, anche la prima interpretazione di Wagner in Italia da parte di un’orchestra cinese, la Sinfonica di Shenzhen, mentre nel percorso intitolato "Praga magica" spiccano il Teatro Nazionale e il Teatro Nero della capitale ceca, la leggenda eterna del Golem firmata da Marco Maria Tosolini, il Vaclav Havel della Rivoluzione di Velluto, il chitarrista Stepan Rak e molte altre presenze.
Spazio anche per la grande poesia con omaggi a Pier Paolo Pasolini, Biagio Marin, Jaroslav Mikolajewski e Paul Celan, protagonisti del percorso “Profili della Mitteleuropa”, ideato in collaborazione con il dipartimento di lingue straniere dell’Università di Udine. Proprio a Celan è intimamente legato lo spettacolo di Andrea Zuccolo “L’epigramma a Stalin”, dedicato al poeta russo perseguitato da Stalin Osip Èmil'evi› Mandel'štam. In programna anche la lettura scenica firmata da Alessandro Marinuzzi “Rivedrò Cividale?”, un testo del giornalista Roberto Covaz tratto da Piero Chiara.
Per il jazz, oltre a Meldhau, il Mittelfest cala altri tre assi internazionalI come Stefano Bollani, Glauco Venier e il praghese Milan Svoboda. Nel percorso “Palcoscenico Europa”, non mancano eventi di danza contemporanea con interpreti e coreografi quali Virgilio Sieni, Michele Merola, Roberto Cocconi, Lara Guidetti.
Un altro fil rouge che percorre trasversalmente il cartellone è dedicato ai Beatles, la cui musica fu durante la Primavera di Praga la colonna sonora di un insopprimibile anelito di libertà e democrazia. Al punto che le manifestazioni che portarono alla formazione del movimento Charta 77 – documento redatto, tra gli altri, da Vaclav Havel – iniziarono anche a seguito dell’arresto dei membri del complesso psichedelico cecoslovacco Plastic People of Universe. Svoboda porterà a Cividale un programma musicale interamente dedicato ai Beatles, mentre il nuovo volto del cinema italiano Michele Riondino sarà protagonista dello spettacolo-concerto “The fool on the hill” ovvero la “storia minima dell’uomo che uccise i Beatles”. Per la prima volta, inoltre, Mittelfest propone una serie di letture tratte da “Vivendo cantando” il libro surreale e bizzarro di John Lennon, in un’inedita produzione in anteprima..
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