Rissa tra gang a Trieste, degrado e angherie a Barcola

Il clan di kosovari protagonista della violenta rissa in via del Toro ha "colonizzato" il decimo Topolino marchiando con i propri simboli bagni, muri e perfino gli scogli. Denunciati diversi episodi di bullismo e molestie nei confronti di bagnanti e giovani ragazze
Una delle scritte che riempiono il lungomare di Barcola all'altezza del decimo Topolino (Lasorte)
Una delle scritte che riempiono il lungomare di Barcola all'altezza del decimo Topolino (Lasorte)

TRIESTE Scritte e sigle negli spogliatoi, sui muri dei bagni, addirittura sugli scogli: il clan dei kosovari che lunedì si è reso protagonista della violenta rissa in via del Toro contro la gang serba rivale ha "marchiato" così il decimo Topolino di Barcola e il vicino porticciolo del Cedas.

Un modo di rivendicare la "proprietà" di un territorio considerato quasi il loro quartier generale. "E' zona nostra" spiegano.

Trieste, rissa tra gang rivali, terrore in via del Toro
La rissa con spranghe avvenuta in via del Toro (Foto tratta dal profilo Facebook di Giovanni Bacaro)

La scia della guerra che si è consumata in centro città e che ha fatto scoprire ai triestini il volto oscuro dei clan di immigrati di origine balcanica che vivono a Trieste, parte proprio da qui, dai Topolini di Barcola, dove negli ultimi tempi, secondo quanto riferito dai bagnini, oltre al degrado e ai vandalismi ci sarebbero stati ripetuti episodi di angherie e molestie nei confronti dei bagnanti e di ragazzine da parte del clan composto da giovani tra i 15 e i 20 anni.

E proprio uno di questi casi sarebbe stata la miccia che avrebbe originato lo scontro di lunedì in via del Toro.

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