Risparmiatori in presidio fuori dal Tribunale

In oltre 200 hanno atteso l’udienza. Dal sindaco la disponibilità del PalaChiarbola per una riunione
La protesta dei risparmiatori (Foto Silvano)
La protesta dei risparmiatori (Foto Silvano)

Hanno sfidato le raffiche di bora e le temperature piuttosto rigide nonostante il sole. Oltre 200 soci Coop hanno manifestato ieri mattina all'esterno del Tribunale, nel giorno della prima udienza dopo il terremoto che ha coinvolto le Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli. I primi si sono presentati nell'area del Foro Ulpiano già alle 8: un gruppo che si è progressivamente infoltito e che ha raggiunto il picco di presenze un paio d'ore più tardi. Moltissimi gli anziani e i pensionati, che hanno dato vita a un presidio silenzioso ma carico di significati.

Il coordinamento è stato affidato ai rappresentanti del Comitato per la tutela dei risparmiatori Coop che in questi giorni ha toccato quota 1200 sottoscrizioni. Una raccolta firme che continua al Bar Cristallo di via del Ghirlandaio ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17. «Non abbiamo alcuna intenzione di aspettare troppo tempo per riavere i nostri risparmi» - ha affermato Fabio Franchi, uno dei promotori -. «Non saremo degli esperti di diritto, ma abbiamo il vantaggio di essere indipendenti e apartitici. Alle istituzioni chiediamo di trovare le soluzioni e alla Regione di farsi carico del problema anticipando i soldi ai risparmiatori per poi rivalersi sulle Coop».

Ieri pomeriggio i rappresentanti del Comitato hanno incontrato il sindaco Cosolini, al quale hanno chiesto e ottenuto la disponibilità del Palasport di Chiarbola per un'assemblea pubblica: la data individuata, ma ancora da confermare - resta da vedere se ci sarà ancora bisogno di una riunione - è quella di giovedì 6 novembre alle 18. «Stiamo toccando con mano ogni giorno la disperazione dei risparmiatori» - ha rimarcato Caterina Caiaffa, ideatrice dell'iniziativa -. «Ci sono persone che non hanno i soldi per arrivare a fine mese, per pagare le tasse e nemmeno per andare dal medico: abbiamo voluto dare un segnale importante per far sentire la nostra presenza e la nostra voce».

Cresce intanto anche il numero di iscritti al gruppo Facebook “Cooperative Operaie di Trieste Soci, come cautelarsi?” che ha toccato quota 1500. «È sotto gli occhi di tutti il dramma di molte persone che non sanno come recuperare i propri risparmi» - spiega Maurizio Sturnega, uno degli amministratori del gruppo -. «L'intenzione è quella di rimanere uniti ma soprattutto non vogliamo nessuna implicazione politica: da parte nostra c'è la massima solidarietà per i dipendenti, mentre alle istituzioni chiediamo di tenere alta la soglia di attenzione per arrivare ad una soluzione positiva del problema». Rabbia e preoccupazione i sentimenti più diffusi in piazza. «È una situazione disastrosa» - sbotta Adriana Milic -. «Ci sono tantissime famiglie che hanno investito i risparmi di una vita nelle Coop e ognuno sta vivendo il proprio dramma personale: se non succederà qualcosa in tempi brevi, c'è il rischio concreto che a collassare sia l'intera città».

Pierpaolo Pitich

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