Riscossione ticket, pioggia di proteste a Gorizia
«L’Azienda sanitaria isontina deve cambiare metodo». Firmato Adiconsum, Adoc e Federconsumatori che lanciano una sorta di ultimatum riguardo all’azione di recupero-credditi dei ticket non pagati negli anni passati. Sono sempre di più, infatti, i cittadini che bussano alle porte delle associazioni che tutelano i consumatori per esprimere tutto il loro malcontento. Queste le due domande più ricorrenti: «Perché si aspetta il decimo anno prima di recuperare queste cifre? Non si poteva farlo prima?»
Oltre 9mila
azioni aperte
Le posizioni aperte per il 2013 sono 9.063 che corrispondono ad altrettante prestazioni sanitarie erogate senza il corrispondente pagamento. La percentuale d’errore è del 25%, per cui si può dire che effettivamente saranno 6.800 le pratiche avviate. Ciò significa che sta arrivando nelle case dei goriziani una nuova valanga di lettere di recupero-crediti. L’Ass, come confermato ieri mattina dal direttore generale Marco Bertoli, sta continuando la sua azione. «Non possiamo fermarla: quei crediti vanno recuperati - spiega -. I controlli sono diventati ancora più accurati e abbiamo preso anche altri piccoli accorgimenti per limitare al massimo eventuali errori». Ma ai sodalizi dei consumatori queste “garanzie” non bastano. Sono già oltre cento le pratiche presentate all’ufficio legale dell’Adoc. «Ribadisco il nostro pensiero: non possono imporre scadenze differenziate - sottolinea Ugo Previti dell’Adoc -. Ai fini della dichiarazione dei redditi, bisogna conservare ticket, scontrini, bolli e fatture per cinque anni, dopodiché si possono anche buttare via. L’Azienda sanitaria, invece, chiede il pagamento dei ticket alla scadenza del decimo anno. Capite che così non si può andare avanti. Avevo chiesto ai 25 Comuni dell’Isontino di far approvare ai rispettivi consigli una mozione in cui si chiedeva allo Stato (e a cascata all’Azienda sanitaria) di uniformare le scadenze. Ha risposto soltanto Medea...».
Consumatori
in prima linea
Federconsumatori sperava, anzi confidava in una sospensione immediata dell’azione di recupero-crediti. Ma così non è stato. «L’Ass isontina deve cambiare metodo, fare diversamente - sottolinea Edo Billa, presidente regionale di Federconsumatori. Servono un’accurata verifica dell’evidenza dei presunti mancati pagamenti e una preventiva contestazione nel caso di dimostrabile certezza dei mancati versamenti. Una buona amministrazione ha il dovere di esigere il versamento nei tempi previsti (30-60 giorni). Nel caso di inadempienze l’ente deve immediatamente richiedere il pagamento con un atto formale. Ora noi qui ci troviamo con delle ingiunzioni di pagamento dieci anni dopo. Questo atto, anche se legalmente possibile, è eticamente inaccettabile».
Già nel recente passato, Federconsumatori si è chiesta se venivano contabilizzati i crediti vantati nei bilanci aziendali pregressi? Se sì come? Quale il possibile danno erariale per gli importi che ora l’Azienda, dopo dieci anni di inerzia, avanza? «Considerato che ci sono richieste di pagamento nei confronti di persone che possono dimostrare di aver versato il ticket contestato, si può presumere che gli elenchi dei morosi non sono attendibili. Di fronte a una presunta certezza dell’Ass relativa all’elenco dei non paganti, i cittadini, dove non riescono a dimostrare il contrario, non possono che interporre il dubbio e richiedere all’Azienda di dimostrare l’inadempienza».
Ridurre i tempi
di prescrizione
Che l’argomento continui ad essere caldo, anzi bollente, lo conferma pure Giuseppe De Martino, segretario regionale dell’Adiconsum. «Intendiamoci: l’Azienda sanitaria non sta facendo alcunché di illegale. Le normative - scandisce De Martino - prevedono che si vada a recuperare i crediti. Da un punto di vista legale, dunque, non si può fare nulla. Semmai, ritengo che questa operazione vada criticata sul terreno dell’etica. La situazione è talmente critica che ormai ogni ente va a raccogliere le briciole. Semmai, bisognerebbe agire sulla prescrizione che va ridotta: non si può pensare che un soggetto conservi tutti i ticket per dieci anni.
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