Rischio febbre del Nilo, scatta l’allerta. Disinfestazione mirata in centro dalle 24
MONFALCONE La lotta alle zanzare, quest’anno, punta allo sterminio. Complice l’allarme West Nile l’amministrazione comunale ha optato per trattamenti più “robusti”, intensificando l’azione pure nelle aree urbane (prima tralasciate), dove l’ente si è di recente trovato davanti a una recrudescenza nella proliferazione dei fastidiosi insetti, in primis la zanzara Tigre. Ma i trattamenti attivati hanno valenza generale e valgono per vari ditteri. «Siamo attrezzati ad affrontare il peggio», assicura l’assessore alla Salute e Ambiente Sabina Cauci.
Così da stanotte, nelle vie del centro, scatterà il primo di dieci cicli, meteo permettendo. Un servizio di disinfestazione con prodotto adulticida (eseguito dalle 24) lungo via Rosselli, un tratto di viale San Marco fino a via Toti, la stessa via Toti, via Randaccio, l’area della stazione ferroviaria e via Sorgente. Condotto da ditta specializzata. La sostanza tossica verrà spruzzata a bordo strada, ma l’amministrazione raccomanda i cittadini a non lasciare gli animali d’affezione fuori durante la notte, tenere chiuse le finestre e non stendere il bucato. Gli altri cicli riguarderanno poi altre arterie. Saranno comunque affisse nei tratti interessati apposite segnalazioni prima degli interventi.
Al di là del generale allarme per la Febbre del Nilo, c’è una notizia positiva per la popolazione residente. A seguito dell’attivazione di un piano di controllo da parte dell’Azienda sanitaria, che nelle scorse settimane ha inserito sul territorio trappole per zanzare e svolto monitoraggi sui cavalli del mandamento, è emerso come al momento la Culex pipiens, insetto comune dedito a pungere dal tramonto all’alba, principale vettore del West Nile, risulti assolutamente assente nelle nostre zone.
«I controlli sanitari sulle trappole – sottolinea Cauci – hanno dato esito negativo, diversamente da quanto avvenuto invece a Bagnaria Arsa. Significa che le soluzioni fin qui intraprese per debellare le zanzare a Monfalcone si sono dimostrate efficaci. E posso dire che diversi residenti di Marina Julia mi hanno confermato una diminuzione». «Adesso – aggiunge – alla luce anche dell’allarme West Nile, abbiamo intensificato le azioni, comunque già massicce in considerazione proprio del fatto che le zanzare costituiscono veicolo di malattie. Tali circostanze ci hanno spinto a intervenire con adulticidi anche nelle zone urbane del centro, che fin qui avevamo evitato perché si tratta comunque di prodotti tossici».
Massiccia, in ogni caso, l’azione del Comune in chiave anti-zanzara. Come nell’estate 2017, secondo quanto riferito dall’ingegner Enrico Englaro, responsabile Manutenzioni e servizi tecnici e Ambiente, è stato attivato «un trattamento larvicida nelle caditoie stradali». Circa ottomila quelle complessivamente coperte. Operazione suddivisa in sette cicli: l’ultimo è stato completato lunedì, mentre «il prossimo sarà avviato il 15 settembre», sempre condizioni meteo permettendo. Uno speciale larvicida è stato usato anche negli acquitrini delle zone di Marina Julia e Marina Nova. Mentre il servizio di trattamento adulticida, tre sere alla settimana, su bordi strada e zone verdi del rione balneare si è esteso pure nell’area della piscina. «Quest’anno – chiarisce Englaro – il trattamento, svolto da operai comunali, è stato esteso a parchi e aree verdi del centro, compresi saltuari interventi nella zona del cimitero». Di alcune migliaia di euro la spesa totale. –
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