Riscaldamento più basso Comune di Trieste contro gli sprechi
di Silvio Maranzana
L’esperimento pilota lo farà Palazzo Carciotti. Negli uffici comunali ospitati al suo interno quest’inverno farà più freddo, oppure meno caldo a seconda dei punti di vista. La temperatura verrà infatti regolata sui 19 gradi anziché sui 20 usuali. Sarà un modo per risparmiare energia contenendo di conseguenza i costi e l’inquinamento perché si abbatteranno le emissioni di Co2 nell’ambiente. Quando in tutte le strutture comunali sarà stata compiuta la medesima operazione (è previsto un coinvolgimento completo, ma graduale) i cittadini ne ricaveranno in benessere e l’amministrazione abbatterà del 5% i costi energetici attuali: 500mila euro in meno su un totale di 10 milioni. Il progetto è stato illustrato ieri dal sindaco Roberto Cosolini, dall’assessore all’Ambiente Umberto Laureni, dal responsabile del neocostituito Ufficio risparmio energetico e energie alternative Fabio Morea. È intervenuta anche Donatella Rocco, funzionario dell’Area educazione, perché c’è anche un secondo progetto che riguarda alcune scuole elementari e medie. Qui i tecnici di Siram e Sinergie, le due società incaricate di gestire gli impianti termici degli edifici comunali, installeranno sistemi di monitoraggio del comfort ambientale (temperatura, umidità, illuminamento, consumo di energia). Agli studenti e agli insegnanti verranno proposti incontri di formazione per sensibilizzarli all’uso corretto degli impianti e alla riduzione degli sprechi di energia. Si renderanno così conto in tempo reale di quando e dove, ad esempio, la temperatura supererà i 20 gradi oppure risulteranno accese luci non necessarie, potranno provvedere loro stessi, individueranno le criticità della scuola e le aree dove intervenire per migliorare il livello di sostenibilità dell’istituto. Alle scuole coinvolte verrà rilasciate la Carta d’identità sostenibile. E Laureni ha anche reso noto che il Comune ha inoltrato al ministero dell’Ambiente la richiesta di finanziamento per installare impianti fotovoltaici sul tetto di quindici scuole cittadine.
«L’obiettivo dei due progetti - ha spiegato l’assessore - rientra nel quadro più ampio della politica energetica del Comune che ha aderito al Patto dei sindaci impegnandosi a ridurre del 20% le proprie emissioni di Co2 entro il 2020.» Nella visione di Laureni la riduzione dei consumi deve tenere conto di tutta la filiera dell’energia: dalla produzione con fonti rinnovabili alla lotta agli sprechi, dalla regolazione ottimale degli impianti all’utilizzo corretto da parte degli utenti». I dipendenti che lavorano a Palazzo Carciotti, secondo quanto riferisce l’amministrazione, hanno reagito molto positivamente alla proposta di sperimentazione e si sono detti disponibili ad adattarsi alle nuove condizioni, «magari indossando una maglia più pesante». Hanno anche proposto di investire il denaro così risparmiato per eliminare i problemi di surriscaldamento che si verificano nei mesi estivi.
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