Risalgono i prezzi delle nuove abitazioni

Segnale incoraggiante rilevato dall’Istat: le quotazioni erano in calo da due anni. La flessione si attenua anche a Trieste
Lasorte Trieste 22/09/14 - Via dell'Istria, Via Costalunga, Maddalena
Lasorte Trieste 22/09/14 - Via dell'Istria, Via Costalunga, Maddalena

TRIESTE. Qualche fioca luce nell’interminabile nottata in cui vive il mondo dell’edilizia e dell’immobiliare dall’inizio della crisi economica: ieri l’Istat ha comunicato che nel terzo trimestre il prezzo delle case ha registrato il dodicesimo calo consecutivo, scendendo dello 0,5% a livello congiunturale (i tre mesi precedenti) e del 3,9% a livello tendenziale (lo stesso periodo dell’anno precedente).

Però c’è un’incoraggiante novità: la diminuzione dei prezzi è stavolta collegata solo alla diminuzione dei prezzi relativi alle abitazioni “esistenti” (-0,7%), mentre hanno ripreso fiato i prezzi delle case “nuove”, saliti di un modesto 0,7% rispetto al periodo aprile-giugno, che ha finalmente interrotto una serie negativa protrattasi da ben due anni a questa parte.

Una nota favorevole sottolineata dall’Istat, che ha evidenziato anche il ridursi della flessione su base annua del cosiddetto Ipab (indice prezzi abitazioni): infatti,dopo il picco negativo toccato con il 6% nel primo trimestre 2013, l’ampiezza del calo ha sensibilmente frenato attestandosi al 3,9%. Quest’ultimo dato - spiega ancora l’istituto di statistica - è la media tra il calo del 4,8% rimarcato dalle abitazioni “esistenti” e la più contenuta flessione delle case “nuove” (-1,3%). E’significativo che proprio nel terzo trimestre, coincidente con il periodo estivo luglio-settembre, sia aumentato del 4,1% il numero delle compravendite, in confronto con l’analogo trimestre 2013.

L’Istat va indietro nel tempo di quasi un quinquennio per documentare come il prezzo delle abitazioni sia sceso dell’11,7% rispetto al 2010: pure in questo raffronto balza all’occhio la preponderante incidenza negativa delle case “esistenti” (-16,7%) versus l’andamento lievemente positivo delle abitazioni “nuove”.

Anche Nomisma, con una nota del direttore generale Luca Dondi, ritiene che «dovrebbero consolidarsi i timidi segnali di miglioramento registrati sul finire del 2014, sempre che il Paese riesca finalmente a uscire dalla spirale di recessione e deflazione da cui fatica a divincolarsi».

Questi indici elaborati dall’Istat hanno solo una declinazione nazionale e non territoriale, quindi non è possibile riferirli al contesto giuliano e regionale. Viene in soccorso l’osservatorio immobiliare del gruppo Tecnocasa che rileva, per quanto riguarda Trieste, come le quotazioni delle abitazioni nel primo semestre 2014 siano scese del 4,1%, un calo decisamente inferiore rispetto al 13,5% del 2012 e al 10,6% del 2013. Nello specifico rionale del capoluogo regionale, Tecnocasa vede stabili le quotazioni immobiliari nella zona Barriera, in ribasso invece i prezzi a San Vito-Città Vecchia, nella zona Settefontane, Università, Rozzol.

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