Riprende il servizio pubblico di apertura del ponte girevole

Dal lunedì al venerdì alle 8 per una ventina di minuti potranno transitare le imbarcazioni più grandi. Regista dell’operazione Domenico Malusà

GRADO. Da oggi riprende il regolare servizio di apertura del Ponte Matteotti per consentire il passaggio delle barche più grandi. Un servizio gratuito in quanto considerato servizio pubblico. Ma con un’apertura che non avviene automaticamente e puntualmente ma che viene effettuata solamente su preavviso dei richiedenti. Il ponte sarà regolarmente aperto alle 8 di ogni giorno dal lunedì al venerdì. Orario che può subire, però, variazioni cioè essere anticipato o posticipato di una ventina di minuti in considerazione della situazione meteorologica del momento e soprattutto delle condizioni di marea che si possono verificare e che condizionano appunto i passaggi.

A occuparsi per conto di Fvg Strade di questo servizio è Domenico Malusà che proprio per questo qualcuno definisce “il guardiano del ponte”. Del resto proprio a lui è necessario rivolgersi sia per preavvisare del passaggio della barca durante l’orario giornaliero previsto ma anche per eventuali altri aperture a richiesta. Ecco, queste ultime possono essere effettuate in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora, compresi sabato e festivi. Questa apertura su richiesta è, però, a pagamento. Una decisione, quella del pagamento, presa ancora anni fa per evitare che qualcuno abusi di un servizio che non solo necessita della presenza di un manovratore ma che contestualmente interrompe per il tempo necessario anche il traffico veicolare.

Il costo per l’apertura è di 54,40 euro compresa Iva. La spesa raddoppia se è necessaria anche una ulteriore riapertura successiva per rientrare al punto di partenza. È probabile che qualche passaggio in meno rispetto al passato possa anche verificarsi in quanto oggi, come si vede dalla foto, l’altezza per il passaggio sotto il tratto girevole è nettamente più ampio rispetto alle altre arcate. Pochi passaggi in meno probabilmente ma anche forse no, anzi passaggi superiori perché nel frattempo a quanto si sente dire il numero dei diportisti, anche quelli cosiddetti della domenica, pare sia in continuo aumento. Ad ogni modo ogni apertura del ponte comporta lo stop al traffico veicolare da e per la translagunare che porta sino a Belvedere.

Tra l’abbassamento della sbarra da un lato, l’abbassamento della sbarra dall’altro, l’apertura del ponte, il passaggio della barca, la nuova chiusura del ponte e la riapertura al traffico, gli autoveicoli devono stare fermi in colonna per una ventina di minuti. Il servizio odierno dovrebbe essere in realtà l’ultimo step di una lunga storia iniziata ancora alla fine di novembre con al demolizione del vecchio tratto girevole del ponte risalente al 1936. I lavori, non tanto per la realizzazione del nuovo manufatto che è stato costruito nei magazzini veneti della Zara Metalmeccanica, hanno subito a dire il vero ogni sorta di ostacoli, soprattutto legati alle condizioni meteorologiche tanto che gli operai sono stati costretti a operare con il freddo, la bora e anche la neve.

Il danno maggiore il tempo l’ha tuttavia causato quando dal Veneto i 36 metri di lunghezza del ponte dal peso di 130 tonnellate doveva essere trasportato via mare con un pontone. La bora ha impedito il trasporto addirittura per una quindicina di giorni tant’è che per recuperare un po’ di tempo è stato installato addirittura di notte.

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