Ripescato in mare il cadavere di un asiatico

È un giovane ben vestito, in tasca aveva un biglietto ferroviario Torino-Trieste. In acqua da diversi giorni. Una disgrazia?
Lasorte Trieste 12/01/15 - Molo Bersaglieri, Recupero Cadavere in Mare, Costantinides
Lasorte Trieste 12/01/15 - Molo Bersaglieri, Recupero Cadavere in Mare, Costantinides

Viaggia attorno a un biglietto di treno la misteriosa morte di un giovane di origine asiatica, trovato annegato ieri mattina in testa di molo davanti alla Stazione Marittima. Il corpo è stato notato da lontano da un passante. Galleggiava in un mare insolitamente tranquillo proprio a ridosso della zona dove attraccano solitamente le maxi-navi da crociera.

È stato immediatamente attivato il dispositivo del caso e sulla zona sono convenuti i vigili del fuoco e gli uomini della Guardia Costiera e della Polmare, che ha gli uffici proprio a una decina di metri dal luogo del ritrovamento. Il cadavere è stato tirato a riva e sono stati avvisati il medico legale, dottor Fulvio Costantinides, che è arrivato in un paio di minuti e il pm Cristina Bacer.

Sono bastati, comunque, un paio di accertamenti per confermare che l’uomo era annegato, anche se probabilmente, come succede sempre in questi casi, verrà effettuata un’autopsia. Impossibile accertarne l’identità perchè nelle tasche non aveva nessun documento tranne, come detto, uno di viaggio.

Di lui si sa che aveva capelli neri, era di statura media e aveva un’età che il dottor Costantinides ha indicato, forzatamente a spanne, attorno ai 25 anni.

Il corpo non presentava segni di traumi e il processo di decomposizione non era ancora in fase avanzata, anche se era iniziato, probabilmente per la lunga permanenza in acqua, quello di saponificazione. Difficile, dunque, stabilire una data precisa del decesso, anche perchè sulle stime gravano anche le condizioni atmosferiche.

Tra gli investigatori della Squadra mobile, a un certo punto, si è iniziato a parlare dell’annegato “di Capodanno” perchè non è da escludere che il ragazzo sia scivolato in acqua proprio durante i festeggiamenti per l’anno nuovo, particolarmente affollati nella più recente edizione in città.

Tecnicamente parlando ci sarebbero state tutte le condizioni. Nella notte del 31 dicembre scorso la temperatura era scesa fino a 5 gradi sotto lo zero e quella del mare era anche particolarmente rigida. Un momento di mancamento, magari qualche bicchiere di troppo e la tragedia sarebbe stata dietro l’angolo. Può darsi che il giovane non sapesse nuotare, forse non si è reso conto del pericolo imminente.

Si viaggia per illazioni, ovviamente. In un primo momento non era stata trascurata neanche la pista del possibile clandestino, caduto in acqua da una nave in transito ma è stata probabilmente messa da parte. Da una prima perquisizione dei suoi effetti personali è sbucato fuori, infatti, un biglietto di treno del percorso Torino-Mestre-Trieste, molto deteriorato ma ancora leggibile. Quello che è stato probabilmente il suo ultimo viaggio. Inoltre la quasi eleganza del suo abbigliamento (una giacca di pelle nera lucida, una felpa nera e dei jeans, tutti di marca, fanno presumere che non dovesse trattarsi proprio di un diseredato.

Ignote, per ovvi motivi, restano le cause del suo arrivo in città. Doveva incontrare qualcuno, magari qualche parente? Era venuto semplicemente per festeggiare la fine dell’anno? C’era qualche motivazione diversa, magari un gesto estremo, chissà, in una città che potrebbe aver frequentato in passato?

Gli investigatori non trascurano nessuna pista ma non nascondono né si nascondono che non sarà facile dargli un nome. Le comunità asiatiche, in massima parte cinesi, che vivono in Italia risultano, infatti, a dir poco imperscrutabili e molto riservate. A ieri, secondo le prime verifiche, nessuno aveva lamentato la scomparsa di un proprio parente sull’intero territorio nazionale, anche in aree dove la presenza di comunità orientali è molto densa, come la Toscana e, appunto, il Piemonte, sua possibile zona di partenza. (f.b.)

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