Ripartita la caccia alle tessera benzina a Gorizia: appuntamenti solo tra 20 giorni

Con i valichi chiusi, riecco di moda il contingente regionale Camera di commercio sotto pressione: telefonate continue
Bumbaca Gorizia Benzinaio e tessera
Bumbaca Gorizia Benzinaio e tessera

GORIZIA La tessera benzina era diventata un oggetto demodè, inutilizzato dai più, dimenticato chissà in quale cassetto di casa. «Tanto - l’osservazione del goriziano medio - c’è la Slovenia. Faccio il pieno, magari anche risparmio. E acquisto anche una stecca di sigarette». Ma in tempi di coronavirus, l’unico valico aperto è quello internazionale di Sant’Andrea e non è una passeggiata varcarlo per i controlli sanitari e per la presenza, spesse volte, di una marea di Tir in fila, in attesa.

Che fare allora? Riaffidarsi alla cara, vecchia tessera che dà accesso al contingente regionale del carburante a prezzo scontato. Solo che, a forza di non utilizzarla più, va rinnovata. Oppure va rifatta ex novo.

Per parecchi giorni il servizio agli sportelli per il rilascio delle tessere carburanti agevolati della Camera di Commercio Venezia Giulia nelle due sedi di Gorizia e Trieste è rimasto chiuso. Ma da venerdì scorso è ripreso, organizzato solo su appuntamento nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. E venerdì si è scatenato il delirio.

«I nostri uffici - racconta il segretario generale dell’ente camerale Pierluigi Medeot - sono stati subissati di telefonate, non dimenticando che molti nostri dipendenti lavorano in modalità smart working e non sono fisicamente presenti in ufficio». È partita, dunque, la caccia alla tesserina. D’accordo, gli spostamenti devono essere per forza di cose limitati ma molti goriziani preferiscono poter godere degli sconti, in un momento economicamente difficile come questo.

Alla fine di una mattinata di fuoco, la comunicazione inserita anche sul sito web della Cciaa Vg. «Attenzione: appuntamenti esauriti sia a Trieste sia a Gorizia fino a venerdì 24 aprile. Invitiamo gli utenti ad avere un minimo di pazienza con le telefonate perché non riusciamo a rispondere a tutti». Il servizio, su indicazione della Regione, dovrà essere espletato facendo rispettare il divieto di ogni forma di assembramento, la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, adottando idonee misure atte a garantire la sicurezza propria e quella dei cittadini. In tal senso, l’ente camerale ha articolato il servizio distanziando gli appuntamenti con un arco temporale di almeno 20 minuti.

Verrebbe da dire: di questa situazione infernale “godranno” perlomeno i benzinai che hanno pagato duramente la concorrenza dei colleghi sloveni in questi anni. Ma non è proprio così. Almeno sino ad oggi. «Diciamo che la situazione è simile a prima. In pochi vanno a fare il pieno in Slovenia vista la chiusura quasi integrale dei valichi ma è anche vero che i consumi sono calati perché gli spostamenti sono limitati alle necessità urgente e comprovate - commenta Manuel Rizzi, titolare della stazione di servizio Tamoil di via Lungo Isonzo Argentina e sempre in prima linea -. Vista la difficoltà di dotarsi delle tessere, stanno aumentando gli acquisti di carburante a prezzo pieno, nazionale. Questa è la proporzione: su 600 litri venduti solo 200 avvengono tramite la tessera regionale. Suggerisco una possibile soluzione: perché non dare la possibilità ai benzinai di riattivare le card ormai scadute per l’inutilizzo prolungato, senza dover ricorrere alla Cciaa?». —

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