Riparte l’infinito restauro della Biblioteca civica

Approvato il progetto esecutivo sul piano terreno da 2,5 milioni di euro La corte interna sarà coperta e l’accesso da via Santissimi Martiri sarà riaperto
Di Fabio Dorigo
Lasorte Trieste 16/07/12 - Piazza Hortis, Riapertura Emeroteca
Lasorte Trieste 16/07/12 - Piazza Hortis, Riapertura Emeroteca

È dal 2006 che Palazzo Biserini è “interessato da un intervento di restauro generale”. E ora, dopo dieci anni, la sede della Biblioteca civica di piazza Hortis (traslocata in parte in via Madonna del mare), sembra imboccare la strada giusta. Il progetto di riqualificazione del piano terra di Palazzo Biserini, attualmente occupato dall’Emeroteca Fulvio Tomizza, è diventato esecutivo. Si tratta di un intervento da due milioni e 500mila euro, la parte più consistente dei 5milioni e 700mila ero del programma Pisus (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) che Trieste è riuscita a ottenere dalla Regione e che provengono da fondi europei. Un piano “chiavi in mano” passato dalla giunta Cosolini a quella Dipiazza che porta la firma degli ex assessori Elena Marchigiani e Andrea Dapretto.

Tutto, però, è cominciato molto prima. La riqualificazione del piano terra della Biblioteca civica fa parte del “progetto preliminare per la ristrutturazione con recupero architettonico e funzionale” di Palazzo Biserini varato il 15 marzo 2004. Dodici anni fa. Prima giunta Dipiazza. Il progetto che prevedeva la ristrutturazione generale dell’edificio di piazza Hortis ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza già il 13 giugno 2006. Nel 2010, con la seconda giunta Dipiazza, c’è stato il trasloco in periferia (nella caserma di via Cumano) del Museo di Storia Naturale che era collocato al secondo piano. Ora è la terza giunta Dipiazza, due lustri dopo, ad approvare il progetto esecutivo per la riqualificazione del piano terra di Palazzo Biserini (il progetto definitivo risale al 7 novembre 2011). Corsi e ricorsi della politica locale.

«L’intervento - si legge nella determina - trova copertura finanziaria per l’importo di 1.911.250 euro nell’ambito del progetto Pisus (76,45%), per 237.055 euro con avanzo di amministrazione e per 351.695 con alienazioni titoli». Il progetto esecutivo ha avuto il 21 giugno scorso anche il parere favorevole della Soprintendenza archeologica in cambio di un’estensione degli scavi archeologici già previsti in progetto. Sono previsti 480 giorni di lavori consecutivi, praticamente un anno e mezzo. Il cronoprogramma dei pagamenti prevede 128.726 euro nel 2016 e 2.364.670 nel 2017.

Ora si può quindi dare avvio all’affidamento dell’appalto (con ricorso a procedura aperta) previa la pubblicazione del bando di gara. Il progetto di riqualificazione del piano terra «prevede la realizzazione di una sala polifunzionale (speculare all’attuale emeroteca) da utilizzare come laboratorio per ragazzi, per eventi e manifestazioni socio-culturali e, parzialmente, come spazio espositivo per “temporary shop”. Inoltre, si prevede la realizzazione di un’emeroteca per ragazzi con attiguo archivio a scaffale aperto». È stata scartata invece l’ipotesi di realizzazione di depositi librari automatizzati nonostante fosse prevista nel progetto definitivo. «È stata abbandonato - si legge nella relazione tecnica - in quanto delle più approfondite ricerche di mercato hanno portato al convincimento che il rapporto costo benefici di una soluzione di questo tipo non è vantaggioso, soprattutto se tale impianto viene inserito in un edificio storico». C’era il rischio di interventi troppo invasivi in un edificio “di particolare pregio-architettonico” com’è Palazzo Biserini. La Biblioteca civica, insomma, non avrà depositi librari automatizzati.

La vera novità dell’intervento da 2 milioni e messo di euro sarà invece la «creazione di un percorso interno con uno spazio di aggregazione mediante restauro dell’atrio principale, riapertura dell’accesso da via Santissimi Martiri (chiusa da tempi immemorabili, ndr), copertura della corte interna e realizzazione di un bar/caffetteria».

L’immobile, a pianta rettangolare, è costituito da quattro piani fuori terra. Ingresso principale su Piazza Attilio Hortis e secondario su via Santi Martiri. L’idea di trasformare il piano terra della Biblioteca in una piazza coperta con bar, emeroteca e laboratorio per ragazzi si avvicina al progetto di mediateca pensato dall’assessorato alla Cultura precedente per il Salone degli Incanti (ex Pescheria). Un progetto che la nuova amministrazione ha scartato prima ancora di prenderlo in considerazione.

Palazzo Biserini sembra quindi destinato a essere l’unica sede della Biblioteca civica con emeroteche varie e musei letterari (Joyce, Svevo e Petrarchesco Piccolomineo) che avranno, ovviamente, difficoltà a svilupparsi. Resta da integrare la dépendance attuale di via Madonna del mare.

La Biblioteca Civica, in origine collocata nell’edificio magistratuale in Piazza Grande, viene aperta il 5 febbraio 1822. Tra i direttori più illustri dell’istituto si ricordano Domenico Rossetti e Attilio Hortis, in carica dal 1873 al 1922. Attualmente la Civica è senza guida. La direttrice uscente Bianca Cuderi risultata ancora in organico, ma solo per smaltire le ferie in attesa della pensione.

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