Rinforzi in porto da Genova Usb protesta, ritirata ligure
La tradizionale rivalità marinara tra Trieste e Genova, che una volta si disputava a colpi di cantieri e di shipping, stava per rinverdire gli antichi fasti sulla banchina dell’Adria terminal, gestita dalla Genoa Metal (Gmt), società afferente al gruppo olandese Steinweg. Adria terminal che, al momento, è l’unico scalo portuale operativo nel Porto vecchio. Il caso, forse il primo accaduto nel porto triestino e comunque il primo a essere pubblicamente rilevato, è stato sollevato dall’Unione sindacale di base (Usb), con una nota diffusa ieri pomeriggio e con un presidio organizzato davanti alla Torre del Lloyd, presidenza dell’Autorità portuale.
I fatti vengono così riassunti dal portavoce di Usb Lp Sandi Volk. In seguito all’arrivo di un importante carico all’Adria terminal, avendo considerato che l’abituale manodopera triestina non sarebbe risultata sufficiente alla movimentazione, Gmt aveva disposto l’invio in Porto vecchio di una squadra di lavoratori genovesi, per supportare le operazioni. Così una decina di addetti si è spostata dall’alto Tirreno all’alto Adriatico. Gmt avrebbe motivato che a Trieste non ci sarebbe un numero sufficiente di lavoratori «adeguatamente formati».
Motivazione che a Usb non è piaciuta. Per due ragioni: perché sarebbe la spia del fatto che l’Autorità non avrebbe imposto ai terminalisti la formazione dei lavoratori. E perché, nello specifico, non era conseguentemente accettabile il ricorso a rinforzi extra-triestini con la scusa dell’insufficiente preparazione del personale autoctono. «Abbiamo finito pazienza e fiducia», ha scritto Usb.
Infine, colpo di scena positivamente risolutivo davanti alla Torre del Lloyd: i rappresentanti di Gmt e la squadra dei genovesi si sono confrontati con i manifestanti. La delegazione ligure ha deciso di tornarsene a domicilio e le operazioni sulla nave, ormeggiata all’Adria terminal, sarebbero state gestite da lavoratori triestini.
Quello che avrebbe potuto essere la collisione dei due mari si è invece chiuso - come documenta la foto - all’insegna della fratellanza portuale. Ma, come rileva Volk, dell’Autorità nessuna traccia.
magr
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