Rinforzi in Comune a Gorizia, il posto fisso diventerà realtà per 25 persone

Previsto anche un concorso per 12 figure cui parteciperà un migliaio di candidati. La sede nel quartiere fieristico
Bumbaca Gorizia 04.03.2019 Comune, conf stampa assunzioni © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04.03.2019 Comune, conf stampa assunzioni © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Nel 2007 il Comune di Gorizia contava 465 dipendenti: 415 di ruolo, i restanti con un contratto a tempo determinato in tasca. Oggi, la forza-lavoro si è ridotta a 303 unità (tutti posti fissi) cui vanno aggiunte le 29 persone dei servizi aggiuntivi dell’ambito socio-assistenziale.

Bastano questi due numeri per comprendere come, nell’ultimo decennio, anche a causa di novità legislative piuttosto restrittive, la coperta dell’apparato municipale si sia clamorosamente accorciata. E i nodi sono venuti puntualmente al pettine perché, a forza di tagliare con le cesoie, ci sono settori (vedi Anagrafe) che sono in apnea. Letteralmente. Con conseguenze dirette sulla qualità del servizio.

Concluso il decennio romoliano, l’amministrazione Ziberna ha deciso di svoltare, riannodando il filo delle assunzioni. E così è nato il Piano 2019-2021 che prevede una serie di innesti nei settori-chiave e maggiormente in sofferenza del Comune di Gorizia.

Nei prossimi due anni verranno assunte 25 persone a tempo indeterminato, cui vanno aggiunte 4 a tempo determinato. In più, entro questo mese, verrà bandito un concorso per 12 figure categoria C, settore amministrativo-contabile (parte integrante delle 25 assunzioni previste). Sarà una selezione “aperta” nel senso che i Comuni che lo vorranno potranno attingere dalla graduatoria finale. I requisiti (non è richiesta la laurea, è sufficiente il diploma delle superiori) lascia ipotizzare con un buona approssimazione che la partecipazione sarà molto significativa e consistente numericamente. È previsto, cioé, un migliaio di candidati. Forse anche più. E il Comune è già al lavoro per individuare una soluzione logistica adeguata: dal quartiere fieristico (la sede più probabile) all’auditorium della cultura friulana di via Roma, per passare al PalaBigot, l’ex tempio del basket goriziano oggi tristemente chiuso e inutilizzato.

A spiegare, ieri mattina, il nuovo Piano assunzioni il sindaco Rodolfo Ziberna, l’assessore comunale Marilena Bernobich e il funzionario al Personale Rosalba Bano. Il primo cittadino si è complimentato per «l’ottimo lavoro» svolto dagli uffici: «persone - le sue parole - che si impegnano e hanno a cuore il funzionamento della macchina comunale. Avevo assicurato che, in Comune, le assunzioni sarebbero ricominciate. E così è stato. Non solo apriremo le porte a nuova occupazione ma lo faremo nell’ottica di dare migliori servizi ai cittadini, migliorando le condizioni di lavoro del personale già presente».

Più tecniche le spiegazioni di Bernobich e, soprattutto, della dirigente Bano. Il concorso, dicevamo, servirà a individuare 12 figure da inserire nei settori anagrafe (2 assunzioni), welfare (2), ragioneria (2), politiche giovanili (1), archivio (1), personale (1), cultura (1), statistica (1) e attività produttive (1). Ci saranno, poi, altri 13 innesti (che non si concretizzeranno tramite concorso, bensì attingendo a graduatorie già esistenti) di 5 funzionari tecnici, 3 vigili urbani più un sottoufficiale, 2 istruttori tecnici, 1 operaio specializzato e 1 cuoco.

«Un piano - ha spiegato Bernobich - che è frutto di un lavoro certosino. L’amministrazione comunale non ha agito di imperio ma si è resa protagonista di un confronto critico e ragionato con gli uffici stessi e con i sindacati». «Sindacati - ha fatto eco il sindaco Ziberna - con i quali si è lavorato bene, pur da posizioni differenti, con grande spirito costruttivo».

Ma, a leggere bene le carte, le figure vacanti risultano essere 49 complessivamente. Come la mettiamo? «Ricapitolando, ci saranno 25 assunzioni a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato. Le altre 19 posizioni saranno coperte - la spiegazione tecnica della dirigente Bano - con l’istituto delle progressioni, andando cioé a promuovere figure già presenti e colmando i profili mancanti». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo