Rincari soft su bus e A4, incubo casa a Trieste

L’Imu e la Tasi sopravvivono e i cittadini del capoluogo regionale temono una nuova batosta
20090801 - TREVISO - LIF - ESTATE: CODA PASSANTE MESTRE; AUTOMOBILISTI, UN DISASTRO. Auto e camper di vacanzieri in coda oggi 1° agosto 2009 lungo il nuovo passante di Mestre, che collega A4 e A27 verso la costa adriatica. Trenta chilometri di coda al passante di Mestre e traffico rallentato e intenso in tutto il resto del Veneto, nel primo, vero esodo estivo. Quattro ore per percorrere 30 chilometri: numerosi gli automobilisti rimasti intrappolati nella coda provocata dal restringimento dell'autostrada A4 alla fine del ..nuovo Passante di Mestre che hanno dato sfogo alla loro indignazione parlando con i giornalisti. Andrea Merola / ANSA / li
20090801 - TREVISO - LIF - ESTATE: CODA PASSANTE MESTRE; AUTOMOBILISTI, UN DISASTRO. Auto e camper di vacanzieri in coda oggi 1° agosto 2009 lungo il nuovo passante di Mestre, che collega A4 e A27 verso la costa adriatica. Trenta chilometri di coda al passante di Mestre e traffico rallentato e intenso in tutto il resto del Veneto, nel primo, vero esodo estivo. Quattro ore per percorrere 30 chilometri: numerosi gli automobilisti rimasti intrappolati nella coda provocata dal restringimento dell'autostrada A4 alla fine del ..nuovo Passante di Mestre che hanno dato sfogo alla loro indignazione parlando con i giornalisti. Andrea Merola / ANSA / li

TRIESTE. C’è solo l’adeguamento al tasso di inflazione, si affannano a precisare politici e tecnici. Fatto sta che anche in Friuli Venezia Giulia, dal primo gennaio, scattano gli aumenti per servizi necessari alla vita comune, lavorativa in particolare, nulla di superfluo. Costeranno di più le autostrade e i trasporti pubblici e non mancheranno, al solito, gli appuntamenti fissi con le tasse comunali.

Ieri l’amministratore delegato di Autovie Venete Maurizio Castagna era a Roma per consegnare al ministero dei Trasporti il piano finanziario rivisto in funzione delle esigenze della terza corsia, ma anche del diktat di Maurizio Lupi di contenere gli aumenti al casello. In attesa delle decisioni dell’Europa sul rinnovo della concessione (e quindi con prevedibili tempi lunghi per l’ok al documento della società), la sola certezza è che dal primo giorno del 2015 gli utenti subiranno il rincaro del ticket. A quanto pare dell’1,5%, il che significa 20 centesimi in più da Trieste a Venezia, 10 in più da Trieste a Udine Sud, un ritocco soft ma che di fatto porta a quasi il 40% l’incremento dei costi in A4 dal 2011 a oggi.

Puntuale anche l’adeguamento Istat del trasporto pubblico locale. Il biglietto singolo dell’autobus rimane invariato a quota 1,25 euro, ma altri titoli di viaggio salgono dell’1,2%. Qualche esempio? Un abbonamento mensile per il bus a Trieste, che nel 2014 costava 33,95 euro, crescerà di 40 centesimi, mentre un biglietto ferroviario di seconda classe sulla Trieste-Udine passerà da 99,90 a 101,10 euro.

A preoccupare le famiglie sono naturalmente anche le scadenze per Imu, Tari e Tasi. Il governo Renzi ha fatto slittare al 2016 l’introduzione della Local Tax, la tassa unica comunale che avrebbe dovuto fondere Imu e Tasi. In attesa della revisione, queste due imposte vivranno così un anno di normalità con scadenze a giugno e dicembre. Il governo ha però congelato il tetto delle aliquote, che altrimenti sarebbe salito al 6 per mille per le prime case e che invece resterà al 2,5 per mille (o 3,3 per mille se sono state introdotte detrazioni). Alle spalle un anno, il 2014, in cui Trieste è stata inchiodata da un report della Cgia di Mestre al quarto posto nella classifica dei rincari riguardanti la rediviva imposta sulla prima casa: in un biennio il prelievo medio è cresciuto del 22% posto che la tassa da pagare per una casa-tipo (calcolata, ha precisato la Cgia, in base alla rendita catastale media degli immobili a uso abitativo più frequenti di classe A2 censiti in ogni capoluogo di provincia, al netto delle detrazioni) è mutata in un biennio da 450 a 550 euro, ben 100 euro in più. Uno studio della Uil ha ulteriormente denunciato la tassazione sulla casa a Trieste: 306 euro per le famiglie senza figli, 296 per quelle con un figlio, contro un costo nazionale medio nelle città capoluogo di 191 euro. A Gorizia, sempre secondo la Uil, non si superano i 122 euro per nucleo familiare, con Ettore Romoli che non ha dimenticato di rilevare: «L’aliquota dell’1,5 per mille, applicata alle sole abitazioni principali e loro pertinenze, è tra le più basse d’Italia».

Da parte sua la giunta regionale, come promesso, ha mantenuto invariate le addizionali Irpef, nonostante il decreto “Occupazione” consenta alle “speciali” dal 2015 l’incremento dell’aliquota base dell’1%. In Fvg si continuerà invece con l’1,23%, come già dal 2011. Con la manovra estiva 2012, la Regione ha tra l’altro introdotto una riduzione dello 0,53% (si scende quindi a 0,7%) ai soggetti che hanno un reddito imponibile non superiore ai 15mila euro. In via di cancellazione, infine, un balzello che ha creato più di un fastidio all’utenza regionale, i 10 euro di superticket sanitario. C’è qualche ritardo nell’applicazione del provvedimento, ma da fine inverno quella quota sparirà per le prestazioni di costo inferiore ai 5 euro e per tutti i cittadini con Isee inferiore ai 15mila euro. (m.b.)

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