Rincari a Gusti di Frontiera: sui piatti tipici aumenti del 10%

La città assediata per il fine settimana, rincari negli stand fino al 10%
Bumbaca Gorizia 23_09_2017 Gusti di frontiera - sabato © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23_09_2017 Gusti di frontiera - sabato © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Tra un assaggio, un brindisi e un ballo, il centro di Gorizia è stato nuovamente preso d’assalto. Troppe le specialità per mancare. Ed è arrivata anche la stagione degli aumenti. Pure a “Gusti di frontiera”. Dopo che nell’ultimo triennio, i prezzi praticati negli stand erano rimasti inchiodati a causa della crisi, quest’anno diversi (non certamente tutti) i listini sono stati ritoccati all’insù. In certi casi, gli aumenti sono stati anche del 10%. Generalizzare, però, sarebbe sbagliato perché c’è anche chi ha semplicemente fotocopiato il listino dell’anno passato o riproposto piatti speciali formato-famiglia.

LA MAPPA INTERATTIVA DEI BORGHI

 



Il monitoraggio


Confermando quella che è diventata una nostra piccola tradizione, anche quest’anno abbiamo elaborato un paniere della manifestazione.
Notes
e penna alla mano abbiamo riportato i prezzi di alcuni chioschi-campione, scelti a caso.

 

 

E li abbiamo confrontati con gli importi praticati negli anni passati sempre a “Gusti di frontiera”. Sono stati presi in considerazione i piatti più tradizionali e quelli più presenti in maniera tale da poter confrontare i vari importi. La rilevazione non ha, assolutamente, la pretesa di essere scientifica: non potrebbe nemmeno averla visto che non sono stati raccolti tutti i prezzi. Ma la rilevazione rende comunque l’idea. E il responso è questo: in alcuni casi ci sono stati degli aumenti, soprattutto relativi alla carne. Certo, con un po’ di attenzione si può pranzare o cenare anche con nove euro, basta non avere grandi pretese.

 

 

Gorizia, il pollo biryani con riso batte la pljeskavica
Bumbaca Gorizia 21_09_2017 Gusti di frontiera - giovedì sera © Fotografia di Ilaria Tassini


La top ten

Prezzi a parte, dopo la classifica dei dieci piatti “top” della manifestazione, oggi la nostra attenzione si concentra sui dolci. Prima posizione assoluta (e indiscussa) per i kurtos, in via Roma, al Borgo Europa centrale. Da anni sono loro in cima alla preferenze dei visitatori di “Gusti”. I cannoli ungheresi, ricoperti di zucchero o nocciole, vantano sempre una fila interminabile di acquirenti, tanto che quest’anno lo stand tanto amato è stato dotato di transenne per indirizzare la coda spostato dal centro di via Roma all’intersezione della strada con via Boccaccio, in modo da non bloccare il passaggio. Costo? 6 euro. Secondo posto per i coccoretti di via Roma, Borgo Europa centrale. Impossibile resistere al profumo di cocco che avvolge lo stand belga, per un dolce adatto anche a chi non tollera il glutine. Quattro pezzi a 5 euro. Sul terzo gradino del podio le mini crepes olandesi del borgo Europa centrale. Ricoperte da crema o Nutella, le omelette in miniatura degli olandesi sono l’ideale anche per chi vuole passeggiare gustandosi un dolce. La spesa è di 4/7 euro, a seconda della porzione.

 

 

"Gusti" entra nel vivo a Gorizia: subito al top
Bumbaca Gorizia 21_09_2017 Gusti di frontiera - inaugurazione © Fotografia di Ilaria Tassini



Altre specialità

Seguono i fudge di Borgo Nord Europa, in piazza Vittoria. Coloratissimi e dolcissimi, le “mattonelle” di caramello inglese aromatizzato in tante varianti non passano inosservate, come i loro vicini di stand, gli altrettanto variopinti cup cake: 2,95 euro per cento grammi. Inconsueti dolci mediorientali (Borgo Oriente, via Boccaccio): miele, datteri, cocco e pistacchio sono gli ingredienti principali dei pasticcini tipici del Medio Oriente, con la Baclava a fare la parte del leone. Per due etti vengono richiesti 5 euro. Immancabili le palacinke con Nutella o marmellata. Vengono proposte in piazza Municipio, al Borgo Slovenia, a una cifra che va dai 3 ai 3,50 euro. Nella nostra top ten figurano i macarons proposti al Borgo Francia, dislocato ai Giardini pubblici. Uno tira l’altro, anche per la forma elegante e i colori accattivanti. Sei euro per otto pezzi.

 

I TWEET DI GUSTI DI FRONTIERA

 



Parlando dello strudel austriaco di piazza Battisti (Borgo Austria), quello alle mele resta il più gradito. Costo? 15 euro per uno strudel intero. La classifica è completata dai churritos di piazza Municipio, Villaggio latino (difficile tra un ballo e l’altro e un cocktail cubano non cedere alla tentazione di assaggiare i dolci a bastoncino serviti caldi e con l’accompagnamento di creme o cioccolato) e i gnocchi di susine, in piazza Cavour (tra tanti dolci da scoprire anche una specialità appartenente alla tradizione nostrana).

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo