Rimozione amianto, Comune di Gorizia in prima linea
Cinquantatrè pratiche aperte per la rimozione dell’amianto in ambiti industriali e privati.
No, all’ordine del giorno non vi sono solamente i casi della palestra della Stella Matutina e del vecchio deposito dei tram, strutture “imbottite” di eternit e pericolose per la salute pubblica. L’ufficio ambiente del Comune di Gorizia sta lavorando duro per cercare di rimuovere il maggior quantitativo possibile di coperture realizzate con la fibra-killer. Si tratta di un lavoro lungo e certosino ma che sta (finalmente) sortendo effetti concreti. «Non so, francamente, quanti Comuni presenti sul suolo regionale se non addirittura nazionale abbiano aperto così tante pratiche come la nostra municipalità - dichiara Francesco Del Sordi, assessore comunale all’Ambiente -. Questo conferma la grande attenzione che la nostra amministrazione sta prestando in merito a questa problematica. Amianto, purtroppo, ce n’è tantissimo a Gorizia: stiamo cercando, un po’ alla volta, di arrivare allo smantellamento e alla bonifica di quei pannelli che rischiano di diventare friabili, rilasciando nell’aria particelle della fibra-killer. Nell’ambito delle 53 pratiche c’è un po’ di tutto: si va dalle semplici comunicazioni alle segnalazioni di privati cittadini sino a vere e proprie ordinanze e ingiunzioni a rimuovere le lastre di eternit. Stiamo sempre con gli occhi ben aperti». Sì, il servizio ambiente ha continuato nell’attività di controllo, con sopralluoghi effettuati congiuntamente dai tecnici dell’Azienda sanitaria isontina su immobili di proprietà privata per verificare la presenza di manufatti in presunto amianto. Al sopralluogo fa seguito l’iter amministrativo per l’emissione dell’ordinanza sindacale per la bonifica. Interessante la lettura della “Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2013”. A pagina 51, al capitolo intitolato “Tutela dell’ambiente” c’è un passaggio importante. «Nei primi otto mesi dell’anno - si legge nella documentazione - sono stati effettuati 12 sopralluoghi e sono state emesse e notificate 3 ordinanze, oltre a due avvii di procedimento e due proroghe di ordinanza già notificate». E i numeri sono in costante crescita.
«Peraltro, è iniziata la rimozione dell’eternit nel compendio del vecchio cotonificio di Piedimonte. Ciò ci è costato tempo, parecchie ordinanze, molta giustificata insistenza. I privati, un po’ alla volta, stanno finalmente rimuovendo i pannelli».
Del Sordi rammenta, infine, che non tutto l’amianto è da smantellare. «Conta lo stato di conservazione. Ovviamente, se diventa friabile, è pericolosissimo e va tolto con una certa urgenza. Ci sono casi, invece, in cui la situazione è maggiormente sotto controllo anche se, chiaramente, le condizioni sono destinate a peggiorare non solo di anno in anno ma anche di mese in mese, di settimana in settimana, di giorno in giorno».
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