Rimorchiatori in gara: novanta posti in gioco

La Capitaneria di Porto ha predisposto il bando per il servizio. Tripmare: «È la partita della vita». Possibili competitor le società del Nord
Un rimorchiatore davanti a piazza Unità
Un rimorchiatore davanti a piazza Unità

Sarà la prima gara a livello europeo per il servizio di rimorchio in porto e nella rada, e Trieste sarà il primo grande scalo italiano in cui la concessione verrà rimessa “in gioco” con le nuove regole (finora tale rinnovo ha riguardato solo Bari, Olbia, Brindisi e Monfalcone).

Il bando di gara, predisposto dalla Capitaneria di porto, dovrebbe essere pubblicato in settimana sulla Gazzetta ufficiale, e da quel momento scatterà il conto alla rovescia (52 giorni) per la consegna, alla stessa Capitaneria, delle domande di partecipazione alla gara. A fine maggio, o al più tardi agli inizi di giugno, i potenziali concorrenti in regola con i requisiti del bando saranno invitati dalla Capitaneria a presentare l’offerta (tecnica ed economica) per prendere parte alla gara vera e propria.

Una suggestiva immagine di Andrea Lasorte:il tramonto visto dal molo Audace. Sullo sfondo, un rimorchiatore
Una suggestiva immagine di Andrea Lasorte:il tramonto visto dal molo Audace. Sullo sfondo, un rimorchiatore

Trattandosi di una gara europea, le domande di partecipazione potranno arrivare da aziende di tutto il continente, ma anche da società di Paesi extraeuropei che hanno imprese con sede legale in Europa. Il bando precisa infatti che possono partecipare alla gara le imprese stabilite nell’Ue, quelle dei Paesi firmatari dell’accordo sugli appalti pubblici, o di Paesi che (in base ad altre norme di diritto internazionale e in base ad accordi bilaterali siglati con l’Ue o con l’Italia) consentono la partecipazione ad appalti pubblici a condizioni di reciprocità.

Il fatto che la durata della concessione è fissata in 15 anni, oltre al notevole traffico di petroliere e di navi che obbligatoriamente devono utilizzare i rimorchiatori nel nostro porto (navi cisterna di stazza lorda superiore alle 30mila tonnellate e navi di determinate dimensioni dirette all’Adriaterminal) non fa che rendere la competizione ancora più appetibile.

Per la Tripmare, erede della storica Tripcovich, che da decenni svolge il servizio di rimorchio (ma non solo questo) delle navi nel nostro porto, sta quindi per iniziare un periodo di fibrillazione. «È una gara importante, direi la gara della vita - sottolinea Alberto Cattaruzza, ad della società - e quindi non possiamo non parteciparvi».

Tripmare, salgono a dieci i rimorchiatori della flotta
Foto Bruni 22.02.13 Presentati da Tripmare i due nuovi rimorchiatori Davide e Gladiator

A Trieste la Tripmare, che ha una flotta di dieci moderni rimorchiatori (cui si è da poco aggiunto un undicesimo, il Centurion, nuovo di zecca e non ancora in servizio), dà lavoro a 90 persone. Posti di lavoro che andrebbero perduti nel caso la gara fosse vinta da qualche altra azienda, assieme alle professionalità degli equipaggi e degli addetti ai servizi. In sostanza, per la Tripmare ciò vorrebbe dire la chiusura.

«Mi preoccupo più di tutto per il personale. Per noi il momento è molto delicato, direi epocale», osserva Cattaruzza. E aggiunge: «Faremo di tutto per vincere la gara, ma non si tratta di un confronto a livello italiano com’è avvenuto finora».

Il rischio, insomma, è ben presente ai vertici della Tripmare, che vedono come concorrenti più pericolosi le multinazionali che svolgono servizi di rimorchio nei porti del Nord Europa.

Tripmare ha comunque tutte le carte in regola per partecipare alla gara. «La nostra è una società sana - rimarca l’ad - che ha oltre cento anni di vita e ha sempre reinvestito gli utili, per avere a disposizione mezzi quanto più moderni. Negli ultimi tre esercizi tariffari (pari a sei anni, ndr) abbiamo poi ridotto le tariffe del 10%. E per ottimizzare i servizi, di recente, Tripnavi è stata fusa per incorporazione in Tripmare».

Tornando alla gara per la concessione del servizio, i tempi non saranno comunque brevi. Nonostante il fatto che l’attuale concessione scade il 31 marzo del prossimo anno, il bando, come si diceva, sarà in vigore già a giorni in quanto le procedure per arrivare all’assegnazione definitiva sono di per sè lunghe e complesse.

Fra i tantissimi requisiti previsti per i concorrenti, pena l’esclusione dalla gara, l’aver realizzato un fatturato relativo all’attività di rimorchio portuale, calcolato sommando i fatturati degli ultimi due esercizi precedenti il bando, non inferiore al 70% di quello realizzato negli stessi anni dal concessionario uscente (Tripmare, ndr), che dallo stesso bando risulta essere (sommando i fatturati del 2013 e del 2014) pari a 16.218.400 euro.

Un altro requisito, in mancanza del quale è prevista l’esclusione dalla gara, è l’aver svolto attività di rimorchio portuale per almeno 36 mesi nei cinque anni precedenti la pubblicazione del bando.

La società concorrente dovrà poi disporre di un organico minimo di personale marittimo, che conosca la lingua italiana (conoscenza comprovata da un apposito certificato), composto da 36 capi servizio e 18 marittimi con qualifiche inferiori.

La disponibilità minima di rimorchiatori è poi di sette unità: cinque di “prima linea” (necessari per il servizio ordinario) e due di “seconda linea” ( sostitutivi o per fronteggiare picchi di domanda e/o emergenze). Per tutti e sette è richiesta poi l’abilitazione ai servizi escort e rec-oil (recupero di petrolio finito in mare). Quattro dei rimorchiatori di “prima linea” dovranno poi svolgere il servizio di guardia 24 su 24, con una turnazione tale da garantire un impiego immediato.

La società concorrente dovrà infine allestire, per la gestione del servizio, una sala di controllo, presidiata 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, dotata di tutte le apparecchiature radio, telefoniche e informatiche per coordinare l’attività di rimorchio.

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