Rimorchiatori, a Trieste a rischio 90 posti

I sindacati di categoria hanno espresso al sindaco Cosolini le preoccupazioni per la gara che assegnerà i servizi portuali
Foto BRUNI TRieste 27 01 10 Freddo e Bora-Pilotine e rimorchiatori al lavoro
Foto BRUNI TRieste 27 01 10 Freddo e Bora-Pilotine e rimorchiatori al lavoro

Sul futuro del servizio di rimorchio nel porto di Trieste dopo gli incontri che le segreterie provinciali dei sindacati dei lavoratori marittimi, della Filt-Cgil, della Fit-Cisl-Reti, della Uiltrasporti e della Ugl Mare, hanno avuto con il segretario generale del Porto Mario Sommariva, con il prefetto Francesca Adelaide Garufi di Trieste e con la Capitaneria di Porto, ieri è stata la volta del sindaco Roberto Cosolini. Com’è noto a presentare manifestazioni d’interesse sono state la Tripmare, attuale concessionaria e la danese Svitzer del Gruppo Maersk. «Sono state ricordate - rileva una nota dei sindacati - le possibili ricadute negative, che il bando di gara per la concessione del servizio di rimorchio potrebbe arrecare tanto alle maestranze attualmente operanti presso la società concessionaria (non è prevista alcuna garanzia), che in generale alla sicurezza nella gestione del servizio. Il sindaco - riportano i sindacati - nell'esprimere la piena solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, che con grande preoccupazione stanno guardando al proprio futuro, ha condiviso la necessità che si creino le condizioni affinché il futuro concessionario, si impegni nel mantenere inalterato l'attuale assetto occupazionale, rendendosi disponibile a favorire, una volta che sarà noto l'aggiudicatario della gara, il dialogo tra questo e le parti sociali». Le organizzazioni sindacali hanno espresso apprezzamento per le parole del sindaco auspicando che si possa trovare la massima unità di azione da parte delle istituzioni, in modo da tutelare 90 posti di lavoro e la professionalità che queste persone esprimono e rappresentano.

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