Rilke, il Comune ordina: «Tirate via il cancello»

DUINO AURISINA. Che quel cartello non andasse bene e che, proprio lì, non poteva stare lo aveva già detto l’altro giorno il sindaco di Duino Aurisina Vladimir Kukanja. Ma ieri pomeriggio è arrivata la risposta ufficiale del Comune, con tanto di ordinanza di sgombero che oggi sarà pubblicata e nel giro di un paio di giorni entrerà a tutti gli effetti in vigore. Il provvedimento, come spiega il numero due del Comune, Massimo Veronese, assessore all’Urbanistica, «impone la rimozione del cancello» poiché «il varco d’ingresso al sentiero Rilke deve essere garantito, anche in virtù di possibili incendi, oltre naturalmente alla necessità di assicurare il libero passaggio ai visitatori».
Si tratta, in buona sostanza, di una prima reazione dell’ente locale alla transennatura posta lunedì dai principi della Torre e Tasso, rientrati in possesso pieno del Rilke alla scadenza del trentennale contratto di affittanza stipulato con la Provincia, per tutelarsi da eventuali incidenti. «In primo luogo – spiega il vicesindaco Veronese – quel sentiero è a tutti gli effetti una strada vicinale e, dunque, non può essere interdetto al pubblico passaggio, inoltre non va scordato che il Rilke è inserito in una riserva naturale e, come tale, la sua libera fruizione va mantenuta così come previsto dalla normativa vigente. Per questo – conclude – il cancello posto come cantiere va sgomberato». L’amministrazione peraltro comprende lo stato d’animo del principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso che non all’ultimo, bensì con due anni d’anticipo, aveva posto la questione della cessione del Rilke alle istituzioni. E al di là dell’ordinanza sindacale, dunque, il Comune prosegue nel suo impegno auspicando «il massimo confronto sulla vicenda del Rilke perché si arrivi a una soluzione che accontenti tutti».
E una soluzione, negli ultimi tempi, la va proponendo Angelo Pradella, il privato che si è fatto avanti con sua altezza serenissima per l’acquisizione del fondo da 500 mila euro. «Il principe – così dice – ha stipulato un contratto di cessione della proprietà per 30 ettari, comprensivi delle falesie e del sentiero, che saranno mantenuti, così come previsto dal Piano di conservazione di conservazione e sviluppo della riserva, puliti e magari custoditi, con l’intervento diretto di Comune e Comunella. Il bene sarà acquisito tramite l’investimento della rete di imprese, che è entità internazionale, prevista da provvedimenti governativi per l’ottenimento di sgravi fiscali. Il bene diventa così un fondo patrimoniale, una sorta di proprietà collettiva. Un trust che sarà gestito da Comune e Comunella. Dopo l’offerta della Provincia, che vuole acquisire il sentiero, si potrebbe inserire nel contratto una servitù di passaggio a favore di palazzo Galatti». Pradella, che opera in Veneto con la Prosecco.doc e a Trieste avrebbe un’associazione no profit, figura nel contratto quale rappresentante della rete di imprese. Ieri ha incontrato anche l’assessore provinciale Mariella Magistri De Francesco, che intanto conferma e ribadisce la proposta resa dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat circa l’acquisizione del solo sedime del sentiero Rilke per 66 mila euro. «Ho ricevuto Pradella – sostiene - in qualità di cittadino che ha richiesto un incontro, ho ascoltato quanto da lui riferito e farò tutti gli accertamenti del caso, mantenendo un atteggiamento prudenziale vista la delicatezza della questione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo