Rigassificatori, il rischio di un “ingorgo”
MONFALCONE. Mini o maxi? E ormai sfida aperta tra rigassificatori “dirimpettai”, rimettendo in gioco l’intera partita sull’energia tra il monfalconese e l’area triestina. L’inattesa “comparsa” sulla scena del rigassificatore di Zaule che vorrebbe realizzare Gas Natural sul quale, nonostante il mare di “no” locali, l’iter autorizzativo a Roma non si sarebbe mai interrotto, apre nuovi scenari e soprattutto dunque un confronto con il progetto di SmartGas del mini-rigassificatore nell’area del Lisert.
Ma si tratta realmente di una sfida, della serie o uno o l’altro? Stando alla logica appare assai improbabile che siano realizzati due rigassificatori a così breve distanza nel golfo, e anche se gli obiettivi “industriali” dei due impianti sono molto diversi (Zaule è un impianto energetico, quello di Monfalcone è a servizio di un gruppo di industrie manifatturiere che punta a ottenere gas per la produzione a prezzo ridotto), e sono diverse le dimensioni, è possibile che a farne le spese sia l’impianto di Trieste.
Questo è quanto emerge anche da numerose indiscrezioni degli ambienti tecnici e politici ed è la vera novità: la presenza di un progetto promosso da realtà industriali locali a Monfalcone potrebbe essere un “chiavistello” in mano alla Regione guidata da Debora Serracchiani per scardinare il progetto ricomparso sulla scena a Trieste. Proprio giovedì scorso l’ennesimo “no” della presidente al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sul rigassificatore triestino.
Ma sono gli stessi numeri, che spiegano le diversità dei due impianti, a dare il quadro chiaro della situazione. A cominciare dalla capacità dei serbatoi che sono sempre due, ma a Zaule dovrebbero ospitare 140mila metri cubi di gas naturale (la capacitàmassima di stoccaggio è di 280mila metri cubi) mentre a Monfalcone soltanto 85mila (massima capacità dei serbatoi 170mila). Grandi poi le differenze sul numero di gasiere previsto in arrivo: a Zaule dovrebbero arrivare 125 gasiere da 125mila metri cubi l’anno contro le 11 più eventuali altre 11 (per il mercato gnl) di Monfalcone. Passiamo alla capacità di rigassificazione: Zaule ne avrebbe 8miliardi di metri cubi l’anno contro uno 0,8 di Monfalcone. Notevoli poi le differenze sui gasdotti previsti. L’impianto di rigassificazione di Trieste prevede tubi da 250 centimetri, Monfalcone solo 25. Per quanto riguarda la lunghezza l’eventuale impianto di Gas Natural dovrebbe realizzare un gasdotto di ben 23 chilometri, un percorso sottomarino, per collegarsi alla rete. Ben diversa la situazione di SmartGas che nel progetto ha previsto soli 5 chilometri, a terra, da realizzare a fianco del gasdotto attuale.
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