Rigassificatore: l’Ue resta possibilista «ma non a Zaule»
Il progetto del rigassificatore di Trieste «potrebbe essere incluso» nell’elenco di progetti di interesse comune nel quadro del regolamento sugli orientamenti per la rete energetica Ten-E. È quanto ha detto il commissario europeo all’Energia, lo sloveno Janez Potocnik, rispondendo all’interrogazione di Andrea Zanoni (Idv), secondo quanto riferisce lo stesso europarlamentare. «L’effettiva inclusione - ha continuato Potocnik - sarà subordinata, ad esempio, all’esito della ricerca di un nuovo sito per il progetto o di un’altra soluzione al problema ambientale». Potocnik ha anche notato che il progetto del rigassificatore di Zaule «non è compatibile con il traffico marittimo attuale e futuro nel porto di Trieste». Nella replica, Potocnik ricorda che «il 15 aprile 2012 il ministro dell’Ambiente italiano ha firmato un decreto con cui si dispone che il promotore del progetto, Gas Natural, debba individuare un nuovo sito dove realizzare l’impianto o che le autorità portuali triestine debbano rivedere il piano regolatore portuale al fine di garantirne la compatibilità con il progetto di Zaule».
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