Rigassificatore, Lubiana non toglie il veto
Il ministro Prestigiacomo: «Clima costruttivo». Smentita dal suo omologo Erjavec. Al vertice di Lubiana passi avanti solo sulla cooperazione transfrontaliera. A Brdo i padroni di casa s’impegnano a organizzare un super summit per i Balcani Orientali. Cooperazione su Trieste-Divaccia ed elettrodotti
BRDO
. Rigassificatore? No, grazie. Lo ha ribadito ieri il ministro sloveno dell’Ambiente Karl Erjavec alla collega Stefania Prestigiacomo. Ma quello che ha più lasciato allibiti è che il diniego Erjavec lo ha annunciato ancora prima dell’inizio del summit del Comitato interministeriale italo-sloveno.
Meno ”catastrofica” la ministra Prestigiacomo, la quale ha confermato che tutta la documentazione richiesta dalla Slovenia sarà inviata a breve. «L’Italia - ha detto - ha seguito scrupolosamente gli effetti dell’impatto ambientale, secondo le regole europee, le convenzioni internazionali tra Stati contermini e abbiamo altresì tenuto conto dei giusti suggerimenti sloveni». «Ritengo - ha concluso - che la nostra documentazione sarà più che esaustiva e che non ci sarà quindi bisogno che Lubiana ricorra in merito alla Corte europea». Ma il suo collega sloveno Karl Erjavec ha prontamente replicato che «non è detto che la documentazione italiana soddisfi la Slovenia». E poi ha precisato: «C’è un punto su cui siamo in disaccordo, quello della sicurezza a cui gli italiani obiettano che fa parte di una fase successiva e attiene al Ministero dei trasporti».
A placare le acque ci ha pensato il ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale ha parlato di un confronto estremamente positivo e di larghe convergenze. Sono stati affrontati, ha spiegato il capo della Farnesina, temi bilaterali ma anche internazionali come la crisi in Afghanistan, che vede impegnato un contingente militare sloveno, come i Balcani Orientali. E qui c’è stato un grande impegno sloveno nell’organizzazione di una Conferenza europea sul tema che si svolgerà sotto la presidenza spagnola dell’Ue. Frattini ha anche espresso enorme soddisfazione per l’accordo sui confini raggiunto tra la Slovenia e la Croazia che permette ora a Zagabria una forte accelerazione nel processo di adesione all’Ue.
Da parte sua il ministro degli Esteri sloveno ha garantito una forte cooperazione in campo infrastrutturale soprattutto nel collegamento Trieste-Divaccia che fa parte del Corridoio 5 e ha auspicato una più accentuata cooperazione tra i porti dell’Alto Adriatico. «Che devono fare rete - secondo il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, anche lui presente all’incontro - per combattere la concorrenza degli scali del Nord Europa diventando così una sorta di porta per l’Oriente». Sempre dal punto i vista dei trasporti è stato annunciato un prossimo collegamento aereo tra Portorose e Roma. Tra i temi trattati riguardanti l’energia, oltre il rigassificatore anche la costruzione di elettrodotti tra i due Paesi, mentre Lubiana ha comunicato all’Italia di stare per firmare il protocollo d’intesa per l’oleodotto ”South Stream”.
«Di Krsko non si è parlato - ha concluso Frattini - anche se l’Enel ha già espresso la propria volontà di cooperare al raddoppio della centrale nucleare. Ora attendiamo il responso della parte slovena».
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