Rigassificatore, Cosolini conferma la fiducia a Kraus

Il sindaco: «Sul progetto di Gas Natural c’è libertà d’opinione. La giunta è contraria» L’assessore: «Non cambio idea, ma visto che tutti gli enti locali sono negativi...»
Di Fabio Dorigo
BRUNI TRIESTE 05 12 06-60 ANNI SDGZ:IL MINISTRO SLO BAJUK SALUTATO DAL PRES DELL'URES KRAUS
BRUNI TRIESTE 05 12 06-60 ANNI SDGZ:IL MINISTRO SLO BAJUK SALUTATO DAL PRES DELL'URES KRAUS

«Non abbiamo parlato di basket» assicura Roberto Cosolini. E questa è già una notizia. Il sindaco ha visto giovedì il nuovo assessore allo Sviluppo Economico, l’imprenditore sloveno Edi Kraus appena rientrato da un viaggio di affari Shangai. Era il primo incontro dopo la dichiarazione bomba del nuovo assessore sulla bontà industriale del progetto di rigassificatore di Zaule di Gas Natural. Entrambi, sindaco e nuovo assessore, si sono trovati d’accordo nel definire la vicenda «una tempesta in un bicchiere d’acqua».

Un fraintendimento. Complice forse il fuso orario cinese. «L’equivoco è nato perché il 90 per cento delle persone guardano i titoli dei giornali e non leggono l’articolo», spiega il neo assessore allo Sviluppo economico. «Non fatemi delle polemiche inutili che poi la gente mi salta addosso senza motivo» si premura stavolta l’imprenditore sloveno. Una volta basta e avanza, insomma. «Non c’era niente da chiarire. La linea del Comune sul progetto di Gas Natural a Zaule non cambia. Ma non si può neppure impedire alle persone di esprimere un’opinione solo perché diventato assessore del Comune. C’è un eccesso di rigidità su queste cose che non condivido», taglia via il sindaco che conferma la fiducia piena nell’assessore tecnico. «Giovedì pomeriggio abbiamo avuto solo uno scambio di idee sulle cose da fare e ci siamo messi subito al lavoro», aggiunge Cosolini. «Ci siamo visti e andiamo avanti», conferma Kraus. E pensare che qualcuno nella maggioranza (Sinistra ecologia e libertà, per fare un nome) si era persino spinto a chiedere le dimissioni prima ancora della nomina ufficiale (avvenuta il 25 marzo). L’accettazione di Kraus, visto che era in viaggio in Cina, è arrivata solo il 28 marzo, giovedì scorso. «Io non potevo certo andare contro la giunta comunale, provinciale e regionale che si sono espresse in modo negativo. Prima cosa non ne ho la forza. Seconda cosa non sono così presuntuoso da dire che il mio parere deve essere più forte di tutti gli altri», prova a spiegare l’imprenditore sloveno. Ma perché allora tirare fuori il rigassificatore? «La mia intenzione era di parlare di un modello. Punto e basta - aggiunge Kraus -. Era un ragionamento di come si potrebbero attrarre dei capitali stranieri da investire nell’industria. Nient’altro. Evidentemente ci sono anche degli altri sistemi per attirare i capitali. Bisogno poi vedere nel tempo come si può fare e come». Con il progetto di Gas Natural, evidentemente, sarebbe stato tutto più facile portare soldi a Trieste. Ma, visto che nessuno lo vuole, tentiamo altre strade».

Archiviato il caso rigassificatore c’è solo da lavorare. «Il primo tavolo da verificare sarà la problematica della Ferriera», dichiara Kraus che, su invito di Cosolini, si è già visto giovedì con l’ingegner Francesco Rosato, l’ex direttore di Servola diventato consulente del Comune, che l’ha aggiornato sullo stato delle cose. «Inoltre ci siamo incontrati anche con i sindacati della Ferriera che avevano chiesto un approfondimento sul primo report di Rosato» aggiunge il primo cittadino che rivedrà Kraus martedì mattina.

E al di là della Ferriera? «C’è l’ordinaria amministrazione. Piano piano prenderemo in mano tutte le tematiche più importanti che riguardano lo sviluppo economico di Trieste... Devo prima conoscere gli uffici e il personale con il quale collaborerò nei prossimi tre anni», annuncia l’assessore Kraus che, fa capire, ha tutta l’intenzione di portare a termine il mandato.

Si vedrà con il predecessore Fabio Omero? «Spero di fare una chiacchierata con lui dopo Pasqua. L’ho già incontrato un paio di volte» dice Kraus. Sicuramente non parleranno di basket.

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