Lavori e investimenti da 100 mila euro, il rifugio Premuda può riaprire a Pasqua
La storica sede del Cai Alpina delle Giulie, dopo i lavori, va alla Blue srl. Gestione di sei anni più altrettanti di affitto. In 16 se la sono contesa

Il rifugio “Mario Premuda”, classico punto di riferimento per tutti gli escursionisti che amano la Val Rosandra, sta per tornare operativo. Dopo un anno e mezzo di chiusura forzata, a causa delle vicissitudini giudiziarie dell’ultimo gestore, la Effe.A di Devid Gombach, la struttura, nota anche per essere in assoluto il rifugio più basso d’Italia, in quanto costruito a poche decine di metri sul livello del mare, sta per riaprire i battenti.
Ad annunciarlo, con evidente soddisfazione e sollievo, è Paolo Toffanin, presidente della società Alpina delle Giulie, sezione di Trieste del Club Alpino italiano, proprietaria da sempre del rifugio. «La riapertura – spiega – rappresenta la felice conclusione di una lunga vicenda che ci ha messo in difficoltà per parecchi mesi. Ora, a conclusione dei lavori e, soprattutto, dopo la firma del contratto con il nuovo gestore, la triestina Blue Srl di Franco Bulli, che gestirà il rifugio per i prossimi 12 anni, con la formula del 6+6, possiamo finalmente dire che a breve, con ogni probabilità entro Pasqua, la Val Rosandra tornerà ad avere pienamente operativa quella che tradizionalmente è la sua porta d’ingresso, il punto di riferimento di migliaia di gitanti ed escursionisti».
Il problema si era originato nella seconda metà del 2023, quando il precedente gestore aveva iniziato a manifestare problemi nel pagamento dell’affitto. Contestualmente si erano registrate lamentele da parte dei frequentatori e, alle orecchie dei dirigenti dell’Alpina delle Giulie, erano arrivate notizie di piccole costruzioni abusive, sporcizia diffusa, servizio scadente. «Fatte le nostre valutazioni – racconta Toffanin – decidemmo di adire le vie legali e finalmente il giudice ha intimato lo sfratto esecutivo alla Effe.A. Ritornati in possesso della nostra costruzione – prosegue il presidente – abbiamo fatto uno sforzo economico, investendo nel rifugio più di 100 mila euro, che recupereremo con il canone di affitto, provvedendo a una completa ristrutturazione del rifugio, all’abbattimento delle opere abusive, alla pulizia dell’area, all’ammodernamento degli impianto. L’impegno è stato notevole – sottolinea – basti pensare che soltanto per quanto riguarda la pulizia della struttura e dell’area, abbiamo asportato materiali da portare in discarica per circa due tonnellate».
Il Premuda insomma si presenterà come un piccolo gioiello incastonato nel verde della Valle. Importante anche la scelta del nuovo gestore. «Quando annunciammo che eravamo alla ricerca di un partner – riprende Toffanin – si sono presentati ben 16 imprenditori, a conferma dell’interesse per il Premnuda. Alla fine, dopo due selezioni, la commissione interna incaricata del vaglio delle candidature ha scelto la Blue Srl».
Ora non resta che aspettare l’inaugurazione ufficiale. «Stiamo predisponendo una festa degna dell’avvenimento – conclude Toffanin – perché il Premuda lo merita. Abbiamo contatti con musicisti e istituzioni molto legati al nostro rifugio. Inviteremo tutta la collettività, perché la Val Rosandra, e con essa, il Premuda, sono storia e patrimonio di questa terra».
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