Riforma sanitaria, è scontro tra Regione Fvg e Corte dei Corti
TRIESTE Un duro scontro istituzionale fra giunta regionale del Fvg e Corte dei conti sulla riforma sanitaria, con annesso seguito di polemiche politiche. È successo in Consiglio regionale, sede della presentazione del Rapporto sul coordinamento della finanzia pubblica regionale del Friuli Venezia Giulia, firmato dal presidente della Sezione di controllo Antonio Caruso.
Se infatti la relazione ha elogiato la strategia alla base del nuovo patto finanziario con lo Stato e il riassetto delle società partecipate, il giudizio è diventato problematico rispetto agli esiti della riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Gli appunti mossi da Caruso sono diversi e hanno scatenato la reazione della presidente del Fvg Debora Serracchiani, che parla di «relazione generica, basata su dati incompleti e senza riferimenti precisi agli studi che dimostrerebbero performance negative, quando tutti i dati dicono che il Fvg ha una sanità in miglioramento. È un testo che rifiutiamo nella parte dedicata alla sanità: è la prima volta che il Rapporto sul coordinamento viene presentato pubblicamente e ci saremmo aspettati un confronto preliminare con gli uffici che invece non c’è stato: ce ne dispiace molto».
Nella relazione è stato evidenziato che «emergono, a ogni livello, la penetrante incidenza delle riforme in atto sugli assetti istituzionali e organizzativi degli enti regionali e le correlate problematiche di sistema, oggettivamente complesse, che debbono essere avviate a soluzione».
«Particolare attenzione - prosegue il rapporto - va riservata al livello degli enti locali che finora, tranne isolate eccezioni, non ha presentato casi di grave deficitarietà finanziaria. Proprio per salvaguardare questa virtuosa caratteristica delle Autonomie locali del Fvg è indispensabile cogliere tempestivamente i segnali di debolezza che provengono dagli enti e dare loro un'adeguata risposta, che presuppone una generale chiarezza e consapevolezza circa la funzione che ogni soggetto coinvolto dalla gestione è tenuto a esercitare, con professionalità e secondo costruttive logiche di confronto», conclude la magistratura contabile.
«Assieme a parecchi passaggi assolutamente condivisibili, ce ne sono alcuni molto discutibili sul sistema sanitario regionale, che richiedono l'apertura di un contradditorio». ha replicato Debora Serracchiani. «Ho già chiesto formalmente di incontrare il Presidente della Sezione assieme all'assessore alla Salute, per un confronto su alcune valutazioni generiche che poggiano su dati assolutamente incompleti».
«La magistratura contabile esprime al meglio le sue competenze quando si muove sul terreno che le è proprio, ossia quando esamina conti e bilanci. Ci sono ambiti, come la salute, che richiedono specializzazioni diverse o ulteriori, soprattutto - conclude - se si deve condensare lo stato della sanità regionale in due pagine sulle 20 della relazione».
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