Rifiuti, in arrivo tariffe personalizzate

Sarà premiato con bollette più convenienti chi produce meno immondizie
Tariffe più basse a chi produce meno rifiuti. Accordi con i supermercati perché vengano limitate le confezioni (potenziale spazzatura) e creati punti di raccolta degli imballaggi. Vantaggi ai Comuni che effettuano la raccolta differenziata attraverso l’introduzione di tariffe «ritagliate su misura» in rapporto alle percentuali raggiunte. Il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, anticipa le linee guida del nuovo Piano provinciale dei rifiuti che sarà pronto, annuncia, «entro la fine dell’anno. Individueremo tre esperti di livello nazionale che analizzeranno l’attuale Piano e individueranno le cose superate. Nascerà così una bozza che sarà al centro di Agenda 21: promuoveremo anche un blog che darà la possibilità, tramite internet, di dialogare con gli esperti e di esprimere suggerimenti. In sostanza, la nuova programmazione non nascerà sotto dettatura di Iris ma sarà il frutto di una grande co-progettazione. Quello che deve essere chiaro è che sia il porta a porta che la multiservizi isontina non sono dogmi assoluti. La raccolta a domicilio è uno degli strumenti come Iris è uno dei tanti gestori del servizio possibili».


NOVITA’
. Sono davvero tante le novità che la Provincia intende introdurre nella riedizione del Piano dei rifiuti. Si pensa, ad esempio, di premiare i Comuni più ricicloni (ovvero quelli che raggiungono le percentuali più elevate di differenziata) con tariffe su misura; di ridurre la produzione di immondizie alla fonte (ad esempio nei supermercati); di prevedere tariffe che tengano conto dell’effettiva quantità di immondizie prodotte da ogni singolo cittadino. «Andiamo con ordine. Ci piacerebbe percorrere in provincia la strada del ’commercio differente’ dando la possibilità, agli utenti, di liberarsi dei materiali di imballaggio, plastica e cartone già dentro i siti commerciali, siano essi ipermercati, negozi o grandi magazzini. Un meccanismo - spiega Gherghetta - che è già stato avviato e consolidato in alcune regioni d’Italia e che consentirebbe al cittadino di eliminare, subito dopo il pagamento alla cassa della spesa, i materiali superflui. In questo modo, infatti, verrebbe meno l’obbligo di tenere gli imballaggi in casa, diminuendo il volume di immondizia da differenziare. In sostanza, si pensa di far dotare i supermercati di speciali contenitori».


QUANTITA’
. Altro caposaldo è quello di far pagare al cittadino soltanto per la qualntità di rifiuti che produce. Come effettuare questa misurazione? «Si potrebbe ad esempio introdurre un sacchetto dal costo piuttosto alto: 5 euro, tanto per esempio. Chi produce più rifiuti, più sacchetti è costretto a utilizzare e più euro spende». Un altro sistema potrebbe essere quello del controllo tramite codice a barra. «In sostanza, si potrebbe inserire il codice - aggiunge il presidente della Provincia - direttamente sul contenitore dei rifiuti. Ogni passaggio di raccolta dei rifiuti verrebbe memorizzato: in questa maniera chi avrebbe usufruito di più passaggi di raccolta pagherebbe di più perché ha prodotto più spazzatura».


IMPIANTI
. Gherghetta conclude: «Il Piano provinciale dei rifiuti non prevedrà nè discariche, nè inceneritore, nè fantasiose combustioni di rifiuti nella centrale termoelettrica di Endesa».

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